L’esposizione vuole evidenziare i ricchi ed intensi scambi
interreligiosi e interculturali esistenti
tra Firenze e l’Islam.
L’interesse di Firenze per le opere d’arte del mondo
islamico è testimoniato fin dal Trecento nei diari dei mercanti fiorentini che durante
il pellegrinaggio in Terrasanta rimasero ammirati dalla bellezza dell’arte
islamica.
Sarà però dal Quattrocento in avanti che si
intensificherà sempre di più questo interesse. Come sottolineano Paola
D'agostino, Direttrice del Museo Nazionale del Bargello e Eike Schmidt Direttore
della Galleria degli Uffizi “È noto il
raffinato gusto dei ricchi mercanti fiorentini e quanto essi ricercassero
manufatti rari per qualità e finezza di esecuzione. Parimenti, gli oggetti prodotti
in Occidente erano richiesti dai sultani di Oriente”.
La mostra vuole sottolineare proprio questo: l’influenza
reciproca nel gusto, nell’iconografia, negli stilemi rielaborati a vicenda con la
propria cultura ma con un’inconfondibile contaminazione.
Agli Uffizi,
sono raccolte le testimonianze artistiche dei contatti tra Oriente e Occidente.
Ad esempio nel dipinto dell’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano si trovano
i caratteri arabi utilizzati a scopo decorativo nelle aureole e i personaggi vestiti
con costumi di gusto islamico.
Presenti anche esemplari famosi della lavorazione
dei metalli, le ceramiche orientali e quelle ispano-moresche con stemmi
nobiliari fiorentini. Stoffe e tappeti monumentali provenienti dall’Egitto
mamelucco entrati a far parte delle collezioni mediceo-granducali, i vetri
raffinatissimi e gli splendidi manoscritti come il “Libro dei Re” del 1217 del
persiano Firdusi.
Nella sede del Bargello viene raccontato il periodo fondamentale del collezionismo
tra fine Ottocento e inizio Novecento tra cui ovviamente sono esposti alcuni
esemplari della famosa donazione di Carrand per il Museo del Bargello
che consta di ben 3300 oggetti del Medioevo e del Rinascimento. Altri appartengono
alla collezione dell’inglese Stibbert.
Troviamo inoltre alcuni
esemplari provenienti dalle grandi collezioni dei due toscani Stefano Bardini e
Giulio Franchetti.
Anche in questa sede,
come agli Uffizi, dei pezzi bellissimi tra cui lacche e avori riccamente
lavorati e un meraviglioso copriletto ricamato con motivi tratti dall’Antico
testamento e scene di caccia del primo quarto del XVII secolo.
Questa esposizione
è un percorso spettacolare, vario e affascinante, attraverso secoli di scambi e
contaminazioni culturali. Un percorso che serve anche a ricordare quanto
culture diverse possano trovare numerosi punti di contatto e condivisione,
arricchite proprio dal plusvalore del “diverso”.
Patrizia
Casini
Per la durata della mostra, i due
musei fiorentini per la prima volta offrono la possibilità di acquistare un
biglietto combinato per € 29, ridotto €14.50, valido tre
giorni che consentirà di visitare gli Uffizi, il Bargello la
mostra Firenze e l’Islam. Arte e
collezionismo dai Medici al Novecento, e con accesso anche al Museo
Archeologico di Firenze.
In occasione di questa importante mostra
Le Gallerie degli Uffizi hanno fatto un gemellaggio con la Galleria Nazionale
delle Marche con l’apertura in concomitanza della mostra Il Montefeltro e l’Oriente
Islamico presso il Palazzo Ducale di Urbino dal 23 giugno al 30
settembre.
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