La presentazione del libro “Il
Gran Ballo di Firenze Capitale” chiude le celebrazioni lunghe un anno
organizzate per ricordare i cinque anni in cui Firenze è stata Capitale del
Regno d’Italia.
Il libro curato da Maria
Cristina de Montemayor, direttrice della rivista “MCM La storia delle Cose” presentato nella Sala degli Elementi in Palazzo
Vecchio riporta, con grande attenzione e cura, notizie, curiosità, documenti e
cronache dei giornali del tempo: fa rivivere così il fascino degli splendenti abiti
di gala e dei preziosi accessori dell’epoca e dell’atmosfera che si doveva
vivere in quel momento.
La sera tra il 27 e il 28
novembre 1865 Palazzo Pitti, in occasione della visita di stato dei Reali del
Portogallo, accoglie una grande festa da ballo che presenta a tutto il mondo la
magnificenza della città e delle sue opere d’arte.
All'arrivo dei reali la città
era tutta addobbata a festa con pennoni, arazzi alle finestre e bandiere, e in bel'ordine
era schierata la guardia nazionale.
Le suggestioni che ci
presenta il libro evocano l’atmosfera del ballo di Luchino Visconti nel
Gattopardo.
Immaginiamo dame con vestiti
dal corpino aderente e dalle voluminose gonne ampie a dismisura sostenute da
una vera e propria gabbia di fili metallici che danno vita al volume degli
abiti.
Le scollature sono ampie e a
cuore le, maniche cortissime, spesso sono accompagnate da guanti altrettanto
corti che quindi lasciano le braccia nude.
Tutte questi aspetti sono mostrati
nel libro e sono stati raccontati con l’esposizione di alcuni costumi d’epoca, documenti
storici, giornali e riviste con la cronaca del Gran Ballo. Inoltre, nel corso della
serata sono stati proposti anche alcuni brani di musica da ballo, valzer,
quadriglia, polka per ricreare l’atmosfera di quegli anni.
Il presidente del Comitato per le celebrazioni di Firenze Capitale Eugenio Giani così chiude il suo intervento in Palazzo Vecchio “ la memoria storica è importante per ricordarci da dove veniamo. Quindi, viva le iniziative che rievocano i momenti che hanno fatto la storia. In questo senso il Gran Ballo di Palazzo Pitti e l’atmosfera di quegli anni, ci ricordano come fosse la città allora e quanto Firenze rappresenti oggi nel panorama internazionale”
Patrizia Casini - Graziella Guidotti