Indubbiamente
è seducente avere la possibilità di costruire in Africa, in modo semplice
con una stampante 3D, un braccio e una mano su misura per chi l’ha persa
in uno dei sanguinosi scontri che da decenni feriscono gran parte delle
comunità, essere aiutatati nella guida da un “autista elettronico”, monitorare
il nostro stato di salute con un chip incorporato nel vestito, avere robot che
ci liberano dalle mansioni più faticose. Ma quale conseguenze presenteranno in
futuro tutte queste nuove opportunità?
Variegati
aspetti della rivoluzione digitale sono stati proposti a Firenze in questo
ottobre 2015.
Dig.it4fashion
ha organizzato un evento dal titolo “Digital and social media strategies for
the fashion industry” conclusosi, dopo un giorno fitto di interessanti
relazioni, con una stimolante tavola rotonda. L’evento ha illustrato le nuove
opportunità di comunicazione e il loro impiego per finalità commerciali.
Nello
stesso tempo la Fondazione Stensen con Stensen/Cultura ha proposto un ciclo
d’incontri settimanali, fino al 30 gennaio 2016 con questi intenti, “Il
percorso che proponiamo non traccerà solo l’origine e la storia delle
nuove tecnologie digitali, ma cercherà soprattutto di valutare le implicazioni
e le conseguenze antropologiche, sociali, politiche, economiche e
religiose più rilevanti, alla ricerca di nuovi strumenti concettuali e
paradigmi culturali. Una preziosa occasione, pertanto, per conoscere di più,
interrogarci insieme e riflettere”.
Graziella Guidotti
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