giovedì 12 settembre 2019

ANOTHER STILL LIFE la mostra di Shi Liang all'Accademia delle Arti del Disegno

Uccidermi non è facile, 2019

La Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze, dal 12 al 29 settembre 2019 ospita la mostra dell’artista cinese Shi Liang ANOTHER STILL LIFE, curata da Giovanni Iovane, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, ideata da Xiuzhong Zhang, e promossa e organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno e da Zhong Art International.

La mostra Another Still Life propone a Firenze ventisei opere di Liang. La natura morta che ispira il titolo dell’esposizione, sebbene esistesse anche in precedenza, solo a partire dal Seicento si configura come genere autonomo nella storia dell’arte occidentale. E come scrive il curatore Giovanni Iovane nel testo di presentazione alla mostra, non solo si afferma come genere, ma anche ‘come spazio autonomo in cui l’artista sperimenta e riflette sul significato dell’arte. E le sperimentazioni e riflessioni di Shi Liang sono di estremo interesse. Il suo è un realismo feroce, propone dei fermo immagine su alcune scene di vita quotidiana, sottraendole allo scorrere del tempo, e nell’immobilità dei suoi dipinti, emerge con potenza la sua maestria pittorica e al contempo qualcosa di perturbante. La sua tecnica così profondamente legata alla pratica dello Still Life, si estende in mostra anche alle installazioni, alle sculture e ai video.
Inferi, 2019

I richiami all'arte occidentale sono continui: la serie Underworld ripropone tutti gli elementi simbolici delle Vanitas seicentesche, alludendo continuamente alla caducità della vita e alla effimera condizione dell’esistenza, mentre è chiaro l’omaggio all’anniversario della morte di Leonardo nell’uomo vitruviano dell’opera 500 anni o ‘quello alle nature morte di Giorgio Morandi nella serie Abstraction and Realism, che si presentano come meta narrazioni questa volta legate alle grandi immagini della storia dell’arte ancora qui ri-animate,’ come scrive ancora Iovane.

Nelle installazioni di grande formato il tempo immobile preso dalla categoria dello Still Life, ha una duplice funzione: da una parte sottrae alle storie il loro normale scorrere, dall’altro frammentariamente restituisce, attraverso l’opera stessa, il tempo più ampio della Storia. E’ quello che capita in Suspended case, opera di 3x9 mt composta da antiche panche sospese alla parete, appositamente concepita per la sala centrale dello spazio espositivo della Accademia delle Arti del Disegno, o nei libri e nelle pergamene che si mostrano come testimonianza di un tempo passato e contemporaneamente come fantasmi che riportano la scrittura nel tempo presente.
Caso in sospeso, 2019
Nella serie di ritratti “forati” che chiudono l’esposizione, infine, l’inquietudine si mescola nuovamente al realismo feroce che è vera e propria cifra stilistica di Shi Liang.


sabato 7 settembre 2019

SETTEMBRE IN PIAZZA DELLA PASSERA

L’attesissimo appuntamento “Settembre in Piazza della Passera”, si ripete dal 10 al 13 settembre anche quest’anno ricco di eventi.
Una novità è il nuovo spazio della piazzetta dello Sprone, recentemente riqualificata e restituita alla città dopo decenni di abbandono.

Quest’anno la manifestazione celebra il centenario della nascita del batterista Art Blakey artista che ha occupato un importante posto nella storia della musica sia per il suo spirito innovativo e per il recupero delle radici musicali afroamericane ma anche per il suo impegno nell’affermazione dei diritti civili del popolo afroamericano e per la sua personale ricerca spirituale e religiosa.
The Big Beat”, progetto a cura di Alessandro Di Puccio, ricorda la figura e la grandezza di questo maestro del jazz con due concerti che vedranno esibirsi un ensemble internazionale di quindici elementi, in totale.

Programma (per leggere bene cliccare sopra con
tasto destro e scegliere apri link in altra finestra)
Il primo, martedì 10 settembre,The Message” è incentrato sulla musica dei Jazz Messengers, una delle formazioni di punta del jazz americano degli anni ‘50 e ‘60, riproponendo i brani più significativi della storia del gruppo. Sul palco uno dei nomi più importanti del jazz a livello mondiale, il sassofonista Emanuele Cisi, in compagnia di altri straordinari jazzisti come il contrabbassista Jesper Bodilsen, il batterista Adam Pache e tre giovani talenti: Humberto Amesquita al trombone, Paolo Petrecca alla tromba e Nico Tangherlini al pianoforte.
Il secondo concerto, mercoledì 11 settembre, “Rhythm in Paradise. La spiritualità del tamburo, sarà un tripudio di strumenti a percussione riuniti per riproporre Orgy in Rhythm, disco tra i più entusiasmanti della straordinaria produzione di Blakey, datato 1957 e fuori dal contesto Jazz Messengers. Sul palco un organico composto in prevalenza da strumenti a percussione con l’aggiunta di pianoforte, contrabbasso e sax: Alessandro Fabbri, Piero Borri e ancora Adam Pache alla batteria, Alessandro Di Puccio al vibrafono, i giovani emergenti Michele Andriola e John Russo alle percussioni, Francesco Maccianti al pianoforte, di nuovo Jesper Bodilsen al contrabbasso e la giovane promessa Giulio Ottanelli al sax alto e soprano. Giovani che, da quest’anno, renderanno l’offerta del festival ancora più ricca. Il programma di questa edizione 2019 si articolerà, infatti, su più eventi giornalieri, già dal pomeriggio concerti, performance e incontri introdurranno all’evento principale delle 21.15. Sul palco centrale in Piazza della Passera alle 19.00, avremo la rassegna dedicata a giovani musicisti del Conservatorio Cherubini, Siena Jazz e Accademia Musicale di Firenze. Nel secondo palco, allestito nella Piazzetta dello Sprone, dalle 17.15 conferenze e momenti musicali con piccole formazioni.
Tra gli ospiti di questa edizione, giovedì 12 settembre, alle 21.15, la vocalist Luisella Sordini, in arte solo Luisella, cantante dei Mondo Candido che porta qui il suo primo album da solista “Storie brevi”, una rosa di brani composti e arrangiati per lei da Marco Lamioni, scomparso nel 2017. Un album classico, senza tempo, ricco di sonorità acustiche e orchestrali che si rifà alla tradizione degli autori del periodo d’oro degli anni ‘60 e primi ‘70. L’accompagnano Simone Marrucci alle chitarre e alla direzione musicale, Giacomo Ferrari alle tastiere, Alessandro Querci al basso elettrico e, alla batteria, l’ex Litfiba, Daniele Trambusti.
A seguire, sempre il 12, Morbosita, giovanissimo trio blues-stoner con un’ottima formazione alle spalle, risultato dell’unione tribale di Alessandro Chiavoni, Jonny Schwed e Francesco Terribile, tra i primi classificati al festival Resistente, al Drakonfest e al Rock My Life Summer Contest, che presentano il loro primo disco “RE MORBOSH!”. Uniti nell’idea di riportare il rock al potere dei suoi antichi albori, senza incorrere in bieche citazioni o riferimenti risentiti, i Morbosita ricercano un’innovazione stilistica data dalla forza degli anni d’oro della musica e, come direbbero loro, “dalla fusione delle loro Indoli”.
Venerdì 13, alle 21.15, a chiusura della manifestazione torna in Piazza della Passera Barbara Casini con lo Steen Rasmussen Quinteto. Il gruppo, tra i migliori del panorama danese, è un live act molto popolare e si contraddistingue per uno stile unico, definito “jazz brasiliano come pensavi di conoscerlo”, che lo ha portato in tournée in tutto il mondo, suonando tra gli altri con Kid Creole and the Coconuts, Dee Dee Bridgewater, Simply Red e Rick Astley. Barbara Casini, che durante la sua carriera ha collaborato con personalità di spicco della scena jazz e brasiliana in Italia e all’estero come Phil Woods, Lee Konitz, Toninho Horta, Guinga, oltre a Enrico Rava e Stefano Bollani, ormai da anni è ospite fisso dei loro concerti live. CANTA è l’ultimo album dei Steen Rasmussen Quinteto, registrato dal vivo e uscito nel 2018, dove oltre a due bellissimi brani della Casini, troviamo anche due canzoni cantate dalla leggendaria artista brasiliana Joyce Moreno, la presenza del cantante e chitarrista brasiliano Leo Minax e della cantautrice svedese Josefine Cronholm.
Durante i quattro giorni del festival, sulla facciata di piazza della Passera dietro al palco, prima dei concerti saranno proiettate le immagini di Pierpaolo Florio, tratte dal libro “FIRENZE Q1 ZTL O” (Edizioni Gonnelli, 2018) con una presentazione della giornalista de La Repubblica Laura Montanari: cento fotografie sulla vita dell’Oltrarno suddivise in quattro capitoli dedicati alla vita sociale, il lavoro, gli oggetti e la vita notturna.