L’attesissimo appuntamento “Settembre in Piazza della Passera”, si
ripete
dal 10 al 13 settembre anche quest’anno ricco di eventi.
Una novità è il nuovo spazio della piazzetta
dello Sprone, recentemente riqualificata e restituita
alla città dopo decenni di abbandono.
Quest’anno la manifestazione celebra il centenario
della nascita del batterista Art Blakey artista che ha occupato un importante
posto nella storia della musica sia per il suo spirito innovativo e per il recupero
delle radici musicali afroamericane ma anche
per il suo impegno nell’affermazione dei diritti civili del popolo
afroamericano e per la sua personale ricerca spirituale e religiosa.
“The Big Beat”,
progetto a cura di Alessandro Di Puccio, ricorda la figura e la grandezza di questo
maestro del jazz con due concerti che vedranno esibirsi un ensemble
internazionale di quindici elementi, in totale.
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Programma (per leggere bene cliccare sopra con
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Il primo,
martedì 10 settembre, “
The
Message” è incentrato sulla musica dei
Jazz Messengers, una
delle formazioni di punta del jazz americano degli anni ‘50 e ‘60, riproponendo
i brani più significativi della storia del gruppo. Sul palco uno dei nomi più
importanti del jazz a livello mondiale, il sassofonista
Emanuele Cisi,
in compagnia di altri straordinari jazzisti come il contrabbassista
Jesper
Bodilsen, il batterista
Adam Pache e tre giovani talenti:
Humberto
Amesquita al trombone,
Paolo Petrecca alla tromba e
Nico
Tangherlini al pianoforte.
Il secondo concerto,
mercoledì 11
settembre, “Rhythm in Paradise. La spiritualità del tamburo”, sarà
un tripudio di strumenti a percussione riuniti per riproporre
Orgy in
Rhythm, disco tra i più entusiasmanti della straordinaria produzione di
Blakey, datato 1957 e fuori dal contesto
Jazz Messengers. Sul palco un
organico composto in prevalenza da strumenti a percussione con l’aggiunta di
pianoforte, contrabbasso e sax:
Alessandro Fabbri,
Piero Borri e
ancora
Adam Pache alla batteria,
Alessandro Di Puccio al
vibrafono, i giovani emergenti
Michele Andriola e
John Russo alle
percussioni,
Francesco Maccianti al pianoforte, di nuovo
Jesper
Bodilsen al contrabbasso e la giovane promessa
Giulio Ottanelli al
sax alto e soprano. Giovani che, da quest’anno, renderanno l’offerta del
festival ancora più ricca. Il
programma di questa edizione 2019 si
articolerà, infatti, su più eventi giornalieri, già dal pomeriggio
concerti, performance e incontri introdurranno all’evento principale delle
21.15. Sul
palco centrale in Piazza della Passera alle
19.00,
avremo la rassegna dedicata a
giovani musicisti del Conservatorio
Cherubini, Siena Jazz e Accademia Musicale di Firenze. Nel
secondo palco,
allestito nella
Piazzetta dello Sprone, dalle
17.15 conferenze
e momenti musicali con piccole formazioni.
Tra gli ospiti di questa edizione, giovedì
12 settembre, alle 21.15, la vocalist Luisella Sordini, in arte solo
Luisella, cantante dei Mondo Candido che porta qui il suo primo
album da solista “Storie brevi”, una rosa di brani composti e arrangiati
per lei da Marco Lamioni, scomparso nel 2017. Un album classico,
senza tempo, ricco di sonorità acustiche e orchestrali che si rifà alla
tradizione degli autori del periodo d’oro degli anni ‘60 e primi ‘70.
L’accompagnano Simone Marrucci alle chitarre e alla direzione musicale, Giacomo
Ferrari alle tastiere, Alessandro Querci al basso elettrico e, alla batteria,
l’ex Litfiba, Daniele Trambusti.
A seguire, sempre il 12, Morbosita,
giovanissimo trio blues-stoner con un’ottima formazione alle spalle,
risultato dell’unione tribale di Alessandro Chiavoni, Jonny Schwed e
Francesco Terribile, tra i primi classificati al festival Resistente, al Drakonfest
e al Rock My Life Summer Contest, che presentano il loro primo disco “RE
MORBOSH!”. Uniti nell’idea di riportare il rock al potere dei suoi antichi
albori, senza incorrere in bieche citazioni o riferimenti risentiti, i Morbosita
ricercano un’innovazione stilistica data dalla forza degli anni d’oro della
musica e, come direbbero loro, “dalla fusione delle loro Indoli”.
Venerdì
13, alle 21.15, a chiusura della manifestazione torna
in Piazza della Passera Barbara Casini con lo Steen Rasmussen Quinteto. Il
gruppo, tra i migliori del panorama danese, è un live act molto popolare e si
contraddistingue per uno stile unico, definito “jazz brasiliano come pensavi di
conoscerlo”, che lo ha portato in tournée in tutto il mondo, suonando tra gli
altri con Kid Creole and the Coconuts, Dee Dee Bridgewater, Simply
Red e Rick Astley. Barbara Casini, che durante la sua carriera
ha collaborato con personalità di spicco della scena jazz e brasiliana in
Italia e all’estero come Phil Woods, Lee Konitz, Toninho Horta, Guinga, oltre a
Enrico Rava e Stefano Bollani, ormai da anni è ospite fisso dei loro concerti
live. CANTA è l’ultimo album dei Steen Rasmussen Quinteto, registrato
dal vivo e uscito nel 2018, dove oltre a due bellissimi brani della Casini,
troviamo anche due canzoni cantate dalla leggendaria artista brasiliana Joyce
Moreno, la presenza del cantante e chitarrista brasiliano Leo Minax e della
cantautrice svedese Josefine Cronholm.
Durante i quattro giorni del festival,
sulla facciata di piazza della Passera dietro al palco, prima dei concerti
saranno proiettate le immagini di Pierpaolo Florio, tratte dal libro “FIRENZE
Q1 ZTL O” (Edizioni Gonnelli, 2018) con una presentazione della giornalista
de La Repubblica Laura Montanari: cento fotografie sulla vita
dell’Oltrarno suddivise in quattro capitoli dedicati alla vita sociale, il
lavoro, gli oggetti e la vita notturna.