Una selezione di novanta pezzi
provenienti dalla collezione di Luisa Moradei, studiosa e collezionista
fiorentina, saranno esposti negli spazi della Fondazione Culturale Hermann Geiger in piazza Guerrazzi 32.
Patrizia Borgi, Terra e vento, 2011
|
In questa esposizione il ventaglio risulta
liberato dalla sua funzionalità. Gli artisti, dai grandi nomi a quelli emergenti,
hanno reinterpretato ognuno con il proprio linguaggio l’oggetto che nel tempo ha
assunto vari significati espressivi, attribuendogli una funzione meramente artistica.
In origine strumento di uso pratico quotidiano
si è trasformato successivamente, in particolare alla fine del Settecento, fino
ad assumere, in certi casi, connotazioni artistiche.
Per
tutto il ‘700 e l’800 è diventato un accessorio fondamentale nel guardaroba
femminile e comunque utilizzato anche dal mondo maschile come si vede nel film
il Gattopardo di Luchino Visconti dove un uomo ha in mano un ventaglio nero.
Patrizia Casini, Voilà le voile 2017 |
I pittori
impressionisti, influenzati dall’arte giapponese, dilagante alla fine dell’800,
realizzano piccoli dipinti sui ventagli da donare al gentil sesso.
Durante
la Belle Epoque diventa testimone di dediche su cui i poeti scrivono poesie sempre
destinate alle loro dame un esempio quello di Mallarmé con la poesia Autre éventail
de Mademoiselle Mallarmé.
Questa
tradizione del regalo del ventaglio ha suggestionato Luisa Moradei dandole
l’idea di collaborare prima con poeti e poi con artisti che le hanno donato i
ventagli reinterpretandone la funzione fino ad andare ad utilizzare materiali che
ne rendono impossibile l’utilizzo originario.
Simon Benetton, Senza Titolo, 2011
|
Simon Benetton con la sua scultura in ferro, Elio Marchegiani con le sue armoniose
grammature, Emilio Isgrò con le
tipiche cancellature, Graziella Guidotti e Patrizia Casini con inusuali
intrecci tessili ricchi di colore e chiaroscuro.
Negli
occhi di Luisa Moradei si vede l’amore e la passione che ha messo nel
realizzare questa raccolta, passione nata da bambina da un regalo della nonna
ed evolutasi in una collezione particolare, creativa e fantasiosa dove il filo
conduttore resta la reinterpretazione del ventaglio, ma lo spazio della
fantasia è smisurato.
Cassio Manismi
Graziella Guidotti, 2011 |
VENTAGLI CREAZIONI D’ARTISTA
31
marzo - 13 maggio 2018
Fondazione
Culturale Hermann Geiger
Piazza
Guerrazzi 32 Cecina – Livorno
LA
FONDAZIONE
La
Fondazione Culturale Hermann Geiger si è costituita il 19 febbraio 2009.
Il
nome della Fondazione rende omaggio al farmacista e omeopata svizzero Hermann
Geiger, cui si deve
Un’importante
attività imprenditoriale in campo farmaceutico, estesa nel corso di quasi tutto
il Novecento a un ambito di diffusione internazionale. Gli eredi, da tempo
impegnati in iniziative legate alla filantropia e all’elevazione della persona
umana, hanno deciso di destinare parte del proprio patrimonio allo sviluppo di
progetti coerenti con le attività statutarie, che riflettono gli indirizzi di
intervento e i valori etici cui la Fondazione stessa è ispirata.
La
Fondazione ha Io scopo principale di diffondere e valorizzare i contatti e gli
scambi socioculturali in tutti i campi delle attività umane.
Elio Marchegiani, Inservibile ventaglio,
2017
|
Indica
come principio ispiratore per le proprie attività la cultura della vita e della
pace, la promozione e il miglioramento dei rapporti tra gli esseri umani e le
nazioni, e in generale il progresso etico-morale dell’umane.
Le
aree di intervento per lo sviluppo di attività, progetti e iniziative sono:
-
promozione sociale
-
attività culturali
-
valorizzazione del territorio (beni culturali e risorse ambientali)
-
didattica e formazione
Sebbene
il raggio di azione abbia il proprio punto di origine nella sede di Cecina, in
Toscana, l’ambito territoriale delle attività della Fondazione Geiger non ha
aprioristicamente confini regionali né nazionali. Lo sguardo di interesse si
estende ad azioni, interventi, sinergie e collaborazioni che possano
coinvolgere interlocutori di livello in qualunque parte del mondo, una realtà
globale oggi fortemente interconnessa dagli odierni mezzi di comunicazione.