lunedì 1 aprile 2019

VERROCCHIO, IL MAESTRO DI LEONARDO

Andrea del Verrocchio Madonna col Bambino
1470 o 1475 ca.

Palazzo Strozzi a Firenze presenta la mostra dedicata a VERROCCHIO, IL MAESTRO DI LEONARDO dal 9 marzo al 14 luglio 2019 con una sezione speciale al Museo Nazionale del Bargello.
Curata da due tra i maggiori esperti del Quattrocento, Francesco Caglioti e Andrea De Marchi, comprende oltre centoventi opere tra dipinti, sculture e disegni, con prestiti provenienti da oltre settanta tra i più importanti musei e collezioni private del mondo come il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery of Art di Washington DC, il Musée du Louvre di Parigi, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Victoria and Albert Museum di Londra, le Gallerie degli Uffizi di Firenze.
La mostra vuole ridare il volto a questo grande artista che è stato il maestro dei maestri tra cui spiccano i nomi di  Perugino, Ghirlandaio e Leonardo.
La sua  “sfortuna” critica inizia con il Vasari che vuole far emergere la straordinarietà di Leonardo a scapito di Andrea del Verrocchio e prosegue con la difficoltà di poter distinguere le diverse mani nelle opere uscite dalla sua feconda bottega rendendo difficile, fino ad oggi, organizzare una sua monografica.

Uno dei più importanti artisti del Rinascimento e prototipo del genio universale, Verrocchio sperimentò nella sua bottega tecniche e materiali diversi, dal disegno alla scultura in marmo, dalla pittura alla fusione in bronzo. Egli formò un’intera generazione di maestri, con i quali ha sviluppato e condiviso generosamente il proprio sapere, infatti la sua più che una bottega si può considerare un’Accademia dove quelli che diventeranno i più grandi artisti del tempo collaboravano e si scambiavano idee e le nuove conoscenze.

La mostra è organizzata secondo aree tematiche e ogni sala presenta un tema diverso a seconda dell’argomento affrontato dal maestro.
La prima sezione Verrocchio tra Desiderio e Leonardo fa capire il percorso di Verrocchio da allievo di Desiderio da Settignano, collaboratore di Donatello, che si emancipa e si evolve diventando lui stesso una figura di riferimento per i suoi allievi.
La prima sezione presenta busti femminili in marmo, assoluta novità molto in voga proprio durante il Rinascimento. Desiderio avrà un grande successo per aver ripreso questo genere dall'antichità.
Nella sala sono esposti tre busti, il primo di Desiderio e gli altri due del Verrocchio Desiderio caratterizza le sue donne con un aspetto molto dolce e molto fiero e con un “taglio” che arriva sotto il seno. Il seguente busto del Verrocchio, segue le regole del maestro dal quale riprende la perfezione tecnica e lo stesso taglio.
Leonardo da Vinci Braccia e mani femminili 
Testa maschile in profilo 1474-1486 ca.
Nel secondo busto, la Dama dal mazzolino, fatto dieci anni dopo Verrocchio cambia la figura, la rielabora rappresentandola fino ad arrivare alla vita. Qui l’artista riesce ad animare un materiale come il marmo attraverso le pieghe della veste, l’acconciatura, l’espressione e la novità assoluta all'introduzione delle mani.
Studio delle mani che riprenderà Leonardo, infatti si vede nella stessa sala il disegno che proviene da Windsor dalla collezione della Regina Braccia e mani femminili - Testa maschile in profilo.
Nella sala seguente prosegue questo confronto ma con il tema degli eroi ed eroine antichi. Si inizia sempre da Desiderio, per passare poi al Verrocchio per terminare con un disegno di Leonardo.

A. del Verrocchio Madonna col Bambino e due angeli
(Madonna di Volterra) 1471-1472 ca.

La sezione successiva affronta il tema delle Madonne confrontando scultura e pittura.
Madonna con il bambino e due angeli, si vede come Verrocchio ha raggiunto l’apice della sua perfezione tecnica per quanto riguarda la pittura. Si capisce l’influenza che avrà su Leonardo: il gioco di sguardi, la composizione piramidale. Descrizione molto dettagliata con un perfezionismo estremo che gli deriva dalla sua formazione da orafo, rappresenta il tessuto broccato all'interno del mantello, i riflessi dorati, il gioiello e il velo trasparente. Il tutto completato da un paesaggio con la luce tersa alle spalle della Madonna e man mano che si va lontano i contorni si fanno sfuocati e i colori più rarefatti; questa è la prospettiva aerea di Leonardo che deriva proprio da Verrocchio.

Meravigliosa la Madonna con bambino in terracotta probabilmente uno studio preparatorio per una riproduzione successiva in marmo o in bronzo. L’espressione del volto dolcissima, lo studio della luce e delle ombre raffinatissimo come si vede dalle pieghe del manto.
Leonardo da Vinci Panneggio di una figura seduta,
vista quasi frontalmente 1475-1480 ca.
Si susseguono le altre sezioni: la scuola di Verrocchio tra Ghirlandaio e Perugino cioè come gli allievi interpretano il suo linguaggio e il suo stile. Verrocchio a Roma e di come riprende dall’antico, considerando che Verrocchio, insieme ai suoi allievi, sarà chiamato a dipingere la Cappella Sistina. Altra sezione Putto con delfino, e la scultura padrona dello spazio e poi Verrocchio a Pistoia.
La mostra si chiude con la sezione Da Verrocchio a Leonardo: il “piegar de’ panni” s’immerge nella luce.
Qui troviamo gli studi di panneggi cioè della luce e delle ombre sulle pieghe dei panni.
È stato Filippo Lippi l’iniziatore del chiaroscurato e Leonardo ne diventerà il massimo utilizzatore ma la tecnica dello “sfumato” risale a quasi vent’anni prima al suo maestro Andrea del Verrocchio.

Leonardo da Vinci Madonna col Bambino 1472 ca.
Per chiudere in bellezza sempre in questa ultima sala troviamo una madonnina in terracotta che era stata attribuita al Rossellino ma che proprio in occasione di questa mostra Caglioti, uno dei curatori, con il supporto di una serie di disegni e di testimonianze, l’ha attribuita a Leonardo da Vinci.
Fortunato il Victoria and Albert Museum che adesso si trova un’opera di Leonardo da Vinci genio del Rinascimento intellettuale, scienziato, artista, e allievo di Andrea Del Verrocchio dal quale ha preso questa poliedricità.
Patrizia Casini


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Biglietti
Intero € 13,00; ridotto € 10,00; € 4,00 Scuole. Per i possessori del biglietto di ingresso al Museo Nazionale del Bargello e UAM Pass speciale ridotto € 9,00