Andrea
del Verrocchio Madonna col Bambino
1470 o 1475 ca.
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Palazzo
Strozzi a Firenze presenta la mostra dedicata a VERROCCHIO, IL MAESTRO DI LEONARDO dal 9 marzo al 14 luglio 2019
con una sezione speciale al Museo
Nazionale del Bargello.
Curata da due
tra i maggiori esperti del Quattrocento, Francesco Caglioti e Andrea De Marchi,
comprende oltre centoventi opere tra dipinti, sculture e disegni, con prestiti
provenienti da oltre settanta tra i più importanti musei e collezioni private
del mondo come il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery
of Art di Washington DC, il Musée du Louvre di Parigi, il Rijksmuseum di
Amsterdam, il Victoria and Albert Museum di Londra, le Gallerie degli Uffizi di
Firenze.
La mostra vuole ridare il volto a questo grande
artista che è stato il maestro dei maestri tra cui spiccano i nomi di Perugino, Ghirlandaio e Leonardo.
La sua
“sfortuna” critica inizia con il Vasari che vuole far emergere la
straordinarietà di Leonardo a scapito di Andrea del Verrocchio e prosegue con
la difficoltà di poter distinguere le diverse mani nelle opere uscite dalla sua
feconda bottega rendendo difficile, fino ad oggi, organizzare una sua
monografica.
Uno dei più
importanti artisti del Rinascimento e prototipo del genio universale,
Verrocchio sperimentò nella sua bottega tecniche e materiali diversi, dal
disegno alla scultura in marmo, dalla pittura alla fusione in bronzo. Egli
formò un’intera generazione di maestri, con i quali ha sviluppato e condiviso generosamente
il proprio sapere, infatti la sua più che una bottega si può considerare
un’Accademia dove quelli che diventeranno i più grandi artisti del tempo
collaboravano e si scambiavano idee e le nuove conoscenze.
La mostra è organizzata secondo aree tematiche e ogni
sala presenta un tema diverso a seconda dell’argomento affrontato dal maestro.
La prima sezione Verrocchio
tra Desiderio e Leonardo fa capire il percorso di Verrocchio da allievo di
Desiderio da Settignano, collaboratore di Donatello, che si emancipa e si
evolve diventando lui stesso una figura di riferimento per i suoi allievi.
La prima sezione presenta busti femminili in marmo,
assoluta novità molto in voga proprio durante il Rinascimento. Desiderio avrà
un grande successo per aver ripreso questo genere dall'antichità.
Nella sala sono esposti tre busti, il primo di Desiderio
e gli altri due del Verrocchio Desiderio caratterizza le sue donne con un
aspetto molto dolce e molto fiero e con un “taglio” che arriva sotto il seno. Il
seguente busto del Verrocchio, segue le regole del maestro dal quale riprende
la perfezione tecnica e lo stesso taglio.
Leonardo
da Vinci Braccia e mani femminili
Testa maschile in profilo 1474-1486 ca.
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Nel secondo busto, la Dama dal mazzolino, fatto dieci anni dopo Verrocchio cambia la figura,
la rielabora rappresentandola fino ad arrivare alla vita. Qui l’artista riesce ad
animare un materiale come il marmo attraverso le pieghe della veste, l’acconciatura,
l’espressione e la novità assoluta all'introduzione delle mani.
Studio delle mani che riprenderà Leonardo, infatti si
vede nella stessa sala il disegno che proviene da Windsor dalla collezione
della Regina Braccia e mani femminili - Testa
maschile in profilo.
Nella sala seguente prosegue questo confronto ma con
il tema degli eroi ed eroine antichi. Si inizia sempre da Desiderio, per
passare poi al Verrocchio per terminare con un disegno di Leonardo.
A.
del Verrocchio Madonna col Bambino e due angeli
(Madonna di Volterra) 1471-1472
ca.
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La sezione successiva affronta il tema delle Madonne
confrontando scultura e pittura.
Madonna con il
bambino e due angeli, si vede come Verrocchio ha raggiunto l’apice della
sua perfezione tecnica per quanto riguarda la pittura. Si capisce l’influenza
che avrà su Leonardo: il gioco di sguardi, la composizione piramidale. Descrizione
molto dettagliata con un perfezionismo estremo che gli deriva dalla sua formazione
da orafo, rappresenta il tessuto broccato all'interno del mantello, i riflessi
dorati, il gioiello e il velo trasparente. Il tutto completato da un paesaggio
con la luce tersa alle spalle della Madonna e man mano che si va lontano i
contorni si fanno sfuocati e i colori più rarefatti; questa è la prospettiva
aerea di Leonardo che deriva proprio da Verrocchio.
Meravigliosa la Madonna
con bambino in terracotta probabilmente uno studio preparatorio per una
riproduzione successiva in marmo o in bronzo. L’espressione del volto
dolcissima, lo studio della luce e delle ombre raffinatissimo come si vede
dalle pieghe del manto.
Leonardo
da Vinci Panneggio di una figura seduta,
vista quasi frontalmente 1475-1480 ca.
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Si susseguono le altre sezioni: la scuola di Verrocchio tra Ghirlandaio e Perugino cioè come gli
allievi interpretano il suo linguaggio e il suo stile. Verrocchio a Roma e di come riprende dall’antico, considerando che
Verrocchio, insieme ai suoi allievi, sarà chiamato a dipingere la Cappella
Sistina. Altra sezione Putto con delfino,
e la scultura padrona dello spazio e poi Verrocchio a Pistoia.
La mostra si chiude con la sezione Da Verrocchio a Leonardo: il “piegar de’
panni” s’immerge nella luce.
Qui troviamo gli studi di panneggi cioè della luce e
delle ombre sulle pieghe dei panni.
È stato Filippo Lippi l’iniziatore del chiaroscurato
e Leonardo ne diventerà il massimo utilizzatore ma la tecnica dello “sfumato”
risale a quasi vent’anni prima al suo maestro Andrea del Verrocchio.
Leonardo
da Vinci Madonna col Bambino 1472 ca.
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Per chiudere in bellezza sempre in questa ultima sala
troviamo una madonnina in terracotta che era stata attribuita al Rossellino ma che
proprio in occasione di questa mostra Caglioti, uno dei curatori, con il
supporto di una serie di disegni e di testimonianze, l’ha attribuita a Leonardo
da Vinci.
Fortunato il Victoria and Albert Museum che adesso si
trova un’opera di Leonardo da Vinci genio del Rinascimento intellettuale,
scienziato, artista, e allievo di Andrea Del Verrocchio dal quale ha preso
questa poliedricità.
Patrizia Casini
Prenotazioni
e attività didattiche
Sigma CSC T. +39 055 2469600 F. +39 055 244145 prenotazioni@palazzostrozzi.org
Informazioni
T. +39 055 2645155 www.palazzostrozzi.org
Orari
Tutti i giorni 10.00-20.00,
Giovedì 10.00-23.00. Dalle ore 9.00 solo su prenotazione. Accesso consentito
fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Biglietti
Intero € 13,00; ridotto €
10,00; € 4,00 Scuole. Per i possessori del biglietto di ingresso al Museo
Nazionale del Bargello e UAM Pass speciale ridotto € 9,00