mercoledì 9 ottobre 2019

AL VIA I RESTAURI DI ALCUNI MODELLI CONSERVATI AL MUSEO DI DOCCIA


I Lottatori, XVIII sec., cera, dal marmo antico
nella Tribuna della Galleria degli Uffizi
Prendono il via gli interventi di restauro e recupero di alcuni importanti modelli e sculture conservati al Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia (Polo Museale della Toscana), grazie al contributo di 50mila euro raccolti con la campagna "ARTIGIANATO E PALAZZO PER IL MUSEO DI DOCCIA", promossa da ARTIGIANATO E PALAZZO e sostenuta dalla Regione Toscana per l'edizione 2018.

Nello specifico, l'intervento riguarderà 28 modelli scultorei in cera, 8 in terracotta, 4 in gesso, concordemente individuati dal Polo Museale della Toscana e dagli Amici di Doccia. Si tratta di alcuni esemplari di assoluta rarità che compongono la collezione del Museo, originata dalla Manifattura Ginori di Doccia realizzata dal marchese Carlo Ginori.
David e Golia, XVIII sec., cera, da Giovan Battista Foggini
"Ci auguriamo che questi restauri servano a mantenere alta l'attenzione verso il Museo di Doccia e le sue collezioni, affinché venga presto riaperto al grande pubblico e agli studiosi", affermano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani. Un patrimonio inestimabile, quello del Museo, che conserva 8.000 opere in porcellana, maiolica, terracotta, cera,  gesso e piombo; oltre 13.000 tra disegni, lastre di metallo incise, pietre cromolitografiche, modelli in gesso, sculture in cera.

La commissione per l'affidamento dei lavori di restauro, dopo un attento esame comparato dei preventivi, sia per la parte economica che per quella progettuale, ha incaricato 3 ditte specializzate nelle tipologie di materiali, ovvero la "Nike Restauro di opere d'arte", la "GEA Restauri di Maria Grazia Cordua" e "Francesca Rossi Restauro" per effettuare gli interventi necessari.

Amore e Psiche, 1746, gesso, dal marmo antico
della Galleria degli Uffizi
La direzione dei lavori sarà assunta da Cristina Gnoni, del Polo Museale della Toscana diretto da Stefano Casciu. Laura Speranza, componente della Commissione, si è resa disponibile a fornire al Polo Museale ed alla Direzione dei lavori la piena collaborazione dell'Opificio delle Pietre Dure e del Settore da lei diretto.

giovedì 3 ottobre 2019

DONNE IN FARSI. Viaggio tra i volti dell'Iran


Anche quest’anno con il festival L’EREDITÀ DELLE DONNE diretto da Serena Dandini, Firenze sarà ricca di attività ed eventi che riguardano il mondo femminile.
Tra queste, il 4 ottobre 2019 la nuova Crumb Gallery di Firenze inaugura la mostra DONNE IN FARSI. VIAGGIO TRA I VOLTI DELL’IRAN, che propone 40 scatti di Rory Cappelli e Lea Codognato. Lo spazio, aperto lo scorso maggio in via San Gallo, è diretto da Emanuela Mollica ed è interamente dedicato all’arte e alla fotografia delle donne.

L’Iran nonostante la vicinanza – immaginifica, geografica, storica – da una parte resta un mistero, da un’altra un insieme di stereotipi e viene percepito come un Paese dove i contrasti non esistono, uniformati nella politica e nella religione di Stato, e le sfumature sono perse da tempo. L’Iran è raccontato al mondo occidentale attraverso i suoi artisti espatriati: chi resta è come se non avesse più voce. Eppure solo a Teheran ci sono centinaia di librerie e ogni anno vengono pubblicati migliaia di titoli, per parlare soltanto della produzione letteraria.
Il fermento è grande e profondo. Lo si vede bene il primo giorno del nuovo anno, il 20 o 21 marzo, la festa più importante in Iran, celebrata da tremila anni: si chiama Nowruz (nuovo giorno), risale all’epoca preislamica e, nonostante gli sforzi, il governo non è riuscito a cancellarla. Scuole e uffici restano chiusi per due settimane, tutto il Paese diventa una rilucente e coloratissima ghirlanda, di stoffe, cibo e sorrisi. Le foto esposte in questa mostra sono scattate durante quella festività: a Nowruz tutto quello che è l’Iran, dove sostanzialmente non esiste analfabetismo, dove la maggior parte delle donne frequenta l’università, si riversa per le strade e si dipinge sui volti della gente, che a ogni angolo di strada canta e sorride.

Il 5 ottobre alle ore 18 si terrà l’inaugurazione ufficiale, a cui parteciperà Bianca Maria Filippini, docente di Lingua Persiana all'Orientale di Napoli e cofondatrice, con Felicetta Ferraro, della casa editrice Ponte33 e dell'omonima associazione culturale nata per far conoscere in Italia la letteratura contemporanea in lingua persiana prodotta in Iran, Afghanistan, Tagikistan e all’estero, principalmente Stati Uniti e Europa, dove molti scrittori provenienti da questi paesi vivono e lavorano.
Il 5 ottobre dialogherà con Rory Cappelli e per tutta la durata della mostra i titoli della casa editrice saranno venduti in galleria.

CRUMB GALLERY
Via San Gallo, 119 rosso | 50129 Firenze
Donne in farsi
Viaggio tra i volti dell’Iran
Fotografie di Rory Cappelli e Lea Codognato