L’immancabile appuntamento con l’arte contemporanea è di nuovo in
scena alla Tornabuoni Arte che
presenta la consueta ANTOLOGIA: una
scelta delle più importanti opere di Arte moderna e contemporanea selezionate
nel corso dell’ultimo anno.
La mostra antologica si terrà nelle due sedi italiane, a Firenze
(Lungarno Cellini 3) da giovedì 1 dicembre e a Milano (Via Fatebenefratelli 36)
da martedì 13 dicembre.
Il fondatore, Roberto Casamonti, con la solita passione e cura ha scelto
tante opere che permettono di percorrere, sia agli addetti ai lavori e
collezionisti che agli amanti dell’arte in generale, i momenti più importanti
della storia dell’arte dagli inizi del XX secolo ad oggi.
L’esposizione è affiancata da una pubblicazione, corredata da un ricco apparato fotografico, che approfondisce alcune tematiche di questa straordinaria raccolta.
Pierre Auguste Renoir, Paysage, 1913 ca |
Nella sede fiorentina al primo piano, nell’arte figurativa del primo Novecento tra le molteplici opere troviamo Paysage la rappresentazione del paesaggio che Pierre Auguste Renoir ha realizzato nel 1919, oppure uno straordinario Impressioni di paesaggio, di qualche anno prima, del 1908, di Umberto Boccioni, un soggetto en plein air, dall’atmosfera luminosa e satura di colori.
U. Boccioni, Impressioni di paesaggio, 1908 |
Questo tema ritorna in un nucleo degli anni Trenta, a cominciare
dal Giardino dell’oblio, dove
Galileo Chini nel 1933 raffigura, con un velo di malinconia, la casa nella
pineta viareggina di Eleonora Duse, villino nel quale l’attrice si era ritirata
dopo la fine della sua storia d’amore con Gabriele D’Annunzio.
Un particolare curioso distingue questo quadro: sul retro Chini
annota parole, allude al dramma dell’amore finito, evoca nomi senza citarli, ed
infine disegna una planimetria di strade dove colloca la propria abitazione e
quelle dei pittori Viani, Chini e Nomellini.
Al piano terra, proseguiamo con una rassegna di opere, espressione dei linguaggi artistici non figurativi del secondo Novecento, a cominciare dal prestigioso Concetto spaziale del 1956, che testimonia come Lucio Fontana abbia consacrato la supremazia del gesto. Giuseppe Capogrossi con l’opera del 1961, Superficie 719.
Sfera, 1967, e Frammento,
1972, sono sculture nelle quali Arnaldo Pomodoro raffigura involucri freddi,
geometrici e brillanti, che hanno il dono, secondo le parole di Argan, di
registrare lo spazio come le pendole il tempo.
Arnaldo Pomodoro, Sfera, 1967 |
Molti altri sono gli artisti in mostra: Carla Accardi, Antonio
Bueno, Alberto Burri, Enrico Castellani, Sandro Chia, Jean-Michel Folon, Hans
Hartung, Emilio Isgrò, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Giuseppe Uncini,
Victor Vasarely, Gilberto Zorio, solo per nominarne alcuni.
Tornabuoni Arte è una galleria aperta a tutti dal respiro dinamico
e contemporaneo.