tovaglia della Pace nel Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina |
“Tutti siamo chiamati a diventare artigiani della pace e ad usare l’intelligenza, la passione, la pazienza, la tenacia e l’esperienza degli artigiani per tessere e ricamare la grande tela della pace”.
Sono le parole pronunciate da Flavio Lotti, Coordinatore Nazionale della Tavola della Pace, all’inaugurazione della XVII Mostra del ricamo a mano e del tessuto artigianale che si tiene a Valtopina ogni anno con sempre maggiore successo.
Valtopina, in provincia di Perugia, è un piccolo borgo lungo la via consolare Flaminia, adagiato sulla riva del fiume Topino nel versante nord/est del monte Subasio.
Il primo fine settimana di settembre, in occasione della Mostra, il borgo si anima di qualificati personaggi che provengono da tutti i continenti e di manufatti nazionali e internazionali. Anche quest’anno oltre ad esporre quanto di meglio viene prodotto con il filo da associazioni, scuole e singoli appassionati di ricamo, merletto e tessuto artigianale, cioè dalle sapienti mani di molte donne e di qualche uomo, ha visto al centro dell’attenzione degli espositori e dei visitatori un tema importante e di grande attualità: La Pace.
Gilda Cefariello (Piasa) e Marinella Petrolati (Trevi, PG) |
Un tema che sembra lontano dal sereno mondo dei manufatti esposti e che invece per diventare patrimonio comune ha bisogno del contributo di tutti, ogni giorno.
Nel catalogo della mostra allestita presso il Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina, con titolo “Il filo infinito: La Pace”, sono messi a fuoco i benefici ed evidenziati i danni e i gravi rischi collegati all’assenza di questo bene prezioso.
Le profonde, coinvolgenti riflessioni degli autori, tutti uniti nel grande ma ancora troppo piccolo esercito degli operatori di pace, sono intervallate dalle foto delle opere eseguite per il concorso RICamare l’Umbria, per il quale ricamatrici e merlettaie di tutta Italia e di altre nazioni hanno ideato ed eseguito 58 formelle di 30 centimetri per 30 con tema la Pace.
Associazione Piccola Fata (Pettinengo, BI) |
La finalità è stata chiara fin dall’inizio: cucirle insieme per formare una tovaglia simbolo di accoglienza, unione e condivisione, nel rispetto delle differenze reciproche.
Il grande numero di formelle arrivate per il concorso ha suggerito di allinearle e cucirle su un antico telo di canapa, filata e tessuta a mano, lungo decine di metri. La misura stessa esalta il valore simbolico di questa eccezionale tovaglia che è tuttora in divenire perché le formelle sono idealmente in attesa di nuove “gemelle” che si allineino ad esse in modo che la lunghezza possa aumentare tanto da abbracciare il mondo intero con il suo messaggio di fratellanza e di pace.
Dopo la chiusura dell’esposizione, 8 dicembre 2016, il manufatto “sarà donato al Sacro convento di Assisi, luogo simbolo di pace e di grande spiritualità.
Da Assisi il messaggio francescano raggiunge i grandi della terra, coloro che decidono delle sorti del mondo, ma anche gli ultimi provati da miseria, fame e guerre, ci auguriamo che l’appello di tante donne in favore della pace, segua le orme di Francesco”.
È questo l’augurio di Maria Mancini, ideatrice e infaticabile coordinatrice della complessa manifestazione che ha per titolo Mostra del Ricamo e del Tessuto artigianale, ma che è molto di più: ogni anno si estende in cinque spazi espositivi, propone mostre di artisti tessili, la creatività del merletto moderno a livello internazionale, una sfilata di abbigliamento d’epoca completata da notizie e immagini storiche, performances, installazioni, dimostrazioni, corsi e laboratori per grandi e piccini.
Inoltre affronta temi sociali e culturali con un convegno, con una mostra all’interno del Museo del Ricamo e del Tessile, con la stampa di un catalogo ricco di saggi scritti da specialisti dell’argomento e di foto delle opere in mostra.
Insomma una manifestazione che espone capolavori di eccezionale qualità estetica e tecnica e che approfondisce temi sociali e culturali importanti in un atmosfera comunitaria, distesa e gioiosa.
Una Mostra-Manifestazione da non perdere.
Graziella Guidotti