giovedì 22 settembre 2016

FRANCO IONDA

Sempre più rosso 1994
ferro alluminio smalto
Si è inaugurata oggi alla Tornabuoni Arte Contemporary Art una mostra dedicata all’artista fiorentino Franco Ionda.

L’artista, si ispira fin dagli anni giovanili alle Avanguardie russe, all’arte dell’est Europa e al Futurismo russo. Viene inoltre influenzato da “La nuvola in calzoni”, capolavoro di Vladimir Majakovskij testo tra i più importanti del futurismo russo e della letteratura russa del Novecento.

È proprio ad una frase dell’autore russo Guardate: hanno di nuovo decapitato le stelle e insanguinato il cielo come un mattatoio che l’artista ha tratto ispirazione e trasformato il messaggio in disegni, pittura, scultura, collage e video.

Stelle migratorie 2000
tecnica mista su carta intelaiata
Nelle sue opere, infatti, troviamo le stelle decapitate che vogliono essere simbolo delle ingiustizie terrene, delle guerre e delle sofferenze umane.  Storie che si ripetono tuttora, drammaticamente attuali proprio perché parte della natura  umana.  La tavolozza cromatica è molto essenziale ed espressiva; i tre colori primari rosso, giallo e blu completati dal bianco e nero. In forte contrasto tra loro, danno forma all’espressività e alla intensità delle opere che risultano molto d’impatto; ma non tutto è perduto perché  una luce positiva si sprigiona grazie all’uso dell’alluminio e del giallo.

Chiude l’esposizione Smarriti nello spazio, un video del 2003, nel quale convergono tutti gli elementi che caratterizzano il lavoro dell'artista. Il video è realizzato con le opere dello stesso autore animate allo scopo.
Patrizia Casini



Franco Ionda dal 23 settembre al 30 ottobre Tornabuoni Arte via Maggio 58r Firenze
Urlo 1998 - tecnica mista su tela

Blu 1995 - tecnica mista su tavola
Senza titolo 2000 - tecnica mista su tela





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