Tutti ricorderanno le rovinose immagini causate dalle
forti scosse di terremoto che colpirono il centro Italia il 24 agosto e le
successive del 26 e 30 ottobre 2016.
Questi terribili eventi oltre alla perdita di esseri
umani, hanno causato danni a case, monumenti e chiese.
La Bellezza Ferita è un’esposizione documentaria che si deve all’impulso
dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia in collaborazione con la Soprintendenza
dell’Umbria, promossa dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Siena,
dall’Opera della Metropolitana di Siena, sostenuta dal Sindaco e con
l’organizzazione di Opera-Civita.
L’esposizione, organizzata e realizzata in tempi
brevissimi, vuole presentare le opere del territorio di Norcia a un pubblico
vasto ed internazionale, come quello che frequenta Siena, per far conoscere la situazione
in cui versano le popolazioni e le opere d’arte nelle zone terremotate.
Siena, molto vicina a Norcia sia culturalmente che spiritualmente perché ha dato i natali a San Bernardo Tolomei della congregazione benedettina di Santa Maria di Monte Oliveto mentre Norcia ha dato i natali a San Benedetto, fondatore dell’ordine dei benedettini, si è prestata immediatamente a dare aiuto agli sfortunati fratelli.
I promotori e gli organizzatori della “Bellezza ferita”
hanno destinato un contributo economico per il restauro e la ricostruzione,
infatti lo scopo della esposizione è anche quello di sensibilizzare i visitatori
e far aumentare i fondi necessari e procedere al totale recupero di quanto
distrutto dal sisma.
I crocifissi, le pale d’altare, le statue lignee sono
esposte così come sono state recuperate dai vigili del fuoco, polverose,
lacerate e macchiate; l’insieme ha un grosso impatto emotivo perché oltre a
vedere le “ferite” si sentono i suoni e i rumori del recupero grazie alla proiezione dei filmati realizzati sul posto dai Vigili del Fuoco.
Vedere i vigili del Fuoco impegnati nel recupero di questi gioielli
artistici che si stagliano con le loro divise colorate in mezzo al grigiore
della polvere e della distruzione dà una speranza a tutti i visitatori.
Le opere esposte sono una piccola parte del
patrimonio recuperato sotto le rovine.
Senza questa iniziativa i capolavori sarebbero
rimasti chiusi nei depositi invece adesso una parte si può ammirare nella
bellissima Cripta sotto il Duomo di Siena e un’altra nel percorso del Centro di
Santa Maria della Scala, un tempo luogo principe dell’accoglienza, di
pellegrini, infermi, indigenti e orfani.
Le opere esposte non fanno parte soltanto di un
patrimonio artistico ma sono parte di una dimensione popolare, di una fede in
cui la comunità si identifica e riconosce: per queste ragioni il loro recupero
e la custodia risultano ancora più importanti.
Patrizia Casini
LA BELLEZZA FERITA
23
dicembre 2016 – 29 ottobre 2017
Info e booking
+39 0577 286300