Aligi Sassu - Evoluzione della macchina - 1928 |
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Aroldo Bonzagni - Macchina in corsa - 1911_12 |
La parola moto è, invece, interpretata da un gran numero di
persone semplicemente come movimento oppure come motocicletta.
L’interpretazione di moto come motocicletta non nasce a
caso visto che la mostra è allestita a Pontedera la città che ha motorizzato gli italiani giovani e meno
giovani nel dopoguerra con mezzi che hanno conquistato l’ammirazione e
l’approvazione del mondo intero.
Una mostra, Tutti
in moto, ricca di più di 250 opere dei più grandi artisti italiani che
illustrano il tema del movimento oltre che nelle sale di Palazzo Pretorio nei
suggestivi spazi del Museo Piaggio dov’è conservata insieme alla storia
dell’azienda Piaggio “la storia della mobilità collettiva e individuale: dai
treni agli aerei, dalle motociclette alla Vespa,
dall’Ape al Porter e poi
motori fuoribordo e trattori per arrivare infine ai veicoli elettrici”.
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Mario Sironi - Uomo nuovo - 1918 circa |
Presso il Museo Piaggio si trova la sezione dedicata alle
grandi opere e la mostra fotografica Futurismo,
velocità e fotografia che documenta il fascino della velocità assunto come
mito ideale e percepito dal futurismo come espressione di moderno, dinamico,
bello, desiderabile.
Tutti
in moto! Il mito della velocità in cento anni
d’arte inizia il suo racconto nelle sale di Palazzo Pretorio con
opere d’arte dell’ottocento e del primo novecento che documentano una società rurale, legata ai ritmi delle stagioni e delle
lente possibilità di spostamento a piedi, a cavallo, su carretti e carri
agricoli. Sul mare, barche a remi e a vela. Questo è il mondo raccontato nelle
prime due sale.
Con l’invenzione dei motori tutto cambia e diventa più
rapido.
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B. Munari, Riflettori su aereiCaproni C73 - 1928 |
Gli artisti con antenne sensibili più di altri alle
novità e ai cambiamenti sociali aggiornano immediatamente i temi delle loro
opere. Le tecniche espressive diventano più rapide e sprigionano grande energia.
In palazzo Pretorio la trasformazione determinata dai mezzi di trasporto è sottolineata
dall’allestimento che dedica una intera sala ad ogni mezzo di locomozione:
treno, tram, piroscafo, bicicletta, automobile, motocicletta, mongolfiera,
aerostato e aereo a motore.
Nelle opere sono documentate le scoperte e le
applicazioni industriali che si susseguono con ritmo incessante: rotaie,
insegne stradali, tram, stazioni ferroviarie, navi che con la loro velocità
accorciano i tempi e rendono più facili gli spostamenti.
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Aroldo Bonzagni - L'arrivo del treno - 1912_1913 |
Il mondo e la vita subiscono un drastico cambiamento che
le arti figurative registrano e riflettono dandone testimonianza con taglio inconsueto
dei soggetti, pennellate veloci, colori saturi che sprigionano vigore vitalità
energia.
Alla fine del percorso l’aeropittura documenta gli
aspetti positivi ma anche quelli negativi della diffusione dell’aeroplano:
piacevoli viaggi di vacanza o di studio ma anche il rombo degli apparecchi nei
cieli dei paesi in guerra.
La mostra si completa con i manifesti cinematografici e
con la rassegna di edizioni rare di Futurismo
letterario documenti preziosi per una profonda conoscenza del tema
dell’esposizione.
Patrizia Casini, Graziella Guidotti
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