sabato 17 dicembre 2016

GIOVANNI DAL PONTE Protagonista dell’umanesimo tardo gotico fiorentino

G. dal Ponte Incoronazione della Vergine 1430 Partic.
La memoria scolastica ricorda che il Gotico Internazionale, rappresentato in pittura dall’immagine dell’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano, segna il passaggio fra il decorativismo tardo-gotico e l’essenzialità rinascimentale: lo ricordiamo, con la schematizzazione propria dei primi studi, pressoché in opposizione al nascente umanesimo espresso da Masaccio, Brunelleschi, Ghiberti come se si chiudesse all’improvviso un capitolo della storia artistica dell’uomo e se ne aprisse uno di segno opposto.
In effetti ricerche sempre più attente e approfondite dimostrano che, nella stessa Firenze, una schiera di pittori contemporanei a Masaccio, pur elaborandone certe soluzioni innovative conservano per alcuni decenni del 1400 lo stile raffinato e prezioso proprio dell’ultimo gotico piuttosto che il rigore essenziale del primo umanesimo.

G. dal Ponte San Michele arcangelo e
san Bartolomeo 1430-1435
Giovanni di Marco, detto Giovanni dal Ponte per aver avuto abitazione e bottega (per i non fiorentini bottega equivale a studio o laboratorio) in piazza Santo Stefano al Ponte, vicino a ponte Vecchio, partecipò, nei primi decenni del 1400, al rinnovamento del panorama culturale fiorentino caratterizzato da una straordinaria vivacità creativa ma conservò costante la linea fluida, la raffinatezza delle forme e la nitidezza dei colori dello stile gotico al quale era stato educato fin dalla più tenera età nelle attive botteghe di tradizione trecentesca della vicina via Santi Apostoli.
La mostra “Giovanni dal Ponte (1375-1437/38)-Protagonista dell’umanesimo tardo gotico fiorentinoinaugurata alla Galleria dell’Accademia di Firenze il 22-11-2016 e aperta fino al 12-03-2017 racconta i primi quattro decenni di questo grande rinnovamento.
La direttrice, Cecilie Hollberg, così ha presentata l’esposizione “Come ormai è consolidata tradizione di questo museo, la mostra muove dalla sempre viva esigenza di valorizzare le collezioni della Galleria, in questo caso la bellissima Incoronazione della Vergine di Giovanni dal Ponte che per l’occasione è stata restaurata. Su questa consuetudine ho voluto apportare significative innovazioni nella concezione dell’allestimento, di grande impatto scenografico, che sottolinea ed enfatizza il percorso artistico del pittore fiorentino.
G. dal Ponte Annunciazione 1425 circa
Inoltre ho voluto innovare il catalogo con una linea editoriale nuova – copertina e catalogo non sfuggiranno ai nostri più attenti fruitori – con testi più brevi, che però non compromettono il rigore scientifico di cui si è sempre potuto vantare questo museo.
Il catalogo della mostra  offre, tra l’altro, un repertorio completo dei dipinti oggi riferibili al pittore, un regesto di tutti i documenti sin qui noti che lo riguardano e inoltre documenta il percorso artistico in ogni sua fase non soltanto grazie ai prestiti ottenuti dall’Italia, ma in maniera particolare grazie alle numerose opere pervenute dall’estero” .
Nella delicata, quasi commovente Incoronazione della Vergine che dopo l’attento restauro mostra tutta la sua preziosa, raffinata bellezza, possiamo ammirare i tessuti cangianti delle vesti, il disegno del tappeto verde con racemi d’oro, il tessuto operato oro e blu su fondo bianco del manto.
G. dal Ponte Predella Adorazione dei Magi 1425-1430 
Insomma possiamo ammirare la grande sensibilità e perizia del Maestro nel dipingere soggetti religiosi ma anche tutti i particolari che li accompagnano. Altrettanto si può dire dei soggetti profani: sono esposti, infatti, anche ricchi forzieri o cassoni nuziali e un pezzo davvero eccezionale una carta da gioco, un fante del gioco dei tarocchi.
Ci sono documenti d’archivio che confermano la richiesta di questi oggetti alle botteghe fiorentine anche da altre città: evidentemente l’artigianato artistico di cui oggi si fregia la città era apprezzato già nel XV secolo.
G. dal Ponte Incoronazione della Vergine 1430 circa
Infatti a motivo della grande richiesta “Dal 1427 Giovanni dal Ponte fu in società con il pittore Smeraldo di Giovanni, insieme al quale si specializzò nella fornitura di cassoni dipinti, un genere che incontrava un grandissimo successo nella Firenze di quegli anni”.
“L’allestimento della mostra, progettato dall’architetto Piero Guicciardini, dello studio Guicciardini-Magni, si caratterizza per la sapiente evocazione scenica delle architetture della Firenze di Giovanni dal Ponte e per la cura delle luci sui fondi oro, che insieme creano effetti di grande suggestione”
La Direttrice della Galleria dell’Accademia conclude così la sua presentazione “Sono certa che la mostra lascerà un ricordo particolarmente vivo nei visitatori grazie all'elegante progetto espositivo d’avanguardia …”.
Una valutazione completamente condivisa da tutti i visitatori abbagliati, oltre che dalla raffinata bellezza delle opere, da un suggestivo allestimento che ricrea le architetture e le atmosfere dell’epoca attraverso una sapiente composizione di leggeri tessuti stampati con i colori dei marmi.

Patrizia Casini, Graziella Guidotti

Nessun commento:

Posta un commento