venerdì 30 dicembre 2016

LA BELLEZZA FERITA

Tutti ricorderanno le rovinose immagini causate dalle forti scosse di terremoto che colpirono il centro Italia il 24 agosto e le successive del 26 e 30 ottobre 2016.
Questi terribili eventi oltre alla perdita di esseri umani, hanno causato danni a case, monumenti e chiese.
La Bellezza Ferita è un’esposizione documentaria che si deve all’impulso dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia in collaborazione con la Soprintendenza dell’Umbria, promossa dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Siena, dall’Opera della Metropolitana di Siena, sostenuta dal Sindaco e con l’organizzazione di Opera-Civita.
L’esposizione, organizzata e realizzata in tempi brevissimi, vuole presentare le opere del territorio di Norcia a un pubblico vasto ed internazionale, come quello che frequenta Siena, per far conoscere la situazione in cui versano le popolazioni e le opere d’arte nelle zone terremotate.


Siena, molto vicina a Norcia sia culturalmente che spiritualmente perché ha dato i natali a San Bernardo Tolomei della congregazione benedettina di Santa Maria di Monte Oliveto mentre Norcia ha dato i natali a San Benedetto, fondatore dell’ordine dei benedettini, si è prestata immediatamente a dare aiuto agli sfortunati fratelli.
I promotori e gli organizzatori della “Bellezza ferita” hanno destinato un contributo economico per il restauro e la ricostruzione, infatti lo scopo della esposizione è anche quello di sensibilizzare i visitatori e far aumentare i fondi necessari e procedere al totale recupero di quanto distrutto dal sisma.
I crocifissi, le pale d’altare, le statue lignee sono esposte così come sono state recuperate dai vigili del fuoco, polverose, lacerate e macchiate; l’insieme ha un grosso impatto emotivo perché oltre a vedere le “ferite” si sentono i suoni e i rumori del recupero grazie alla proiezione dei filmati realizzati sul posto dai Vigili del Fuoco.
Vedere i vigili del Fuoco impegnati nel recupero di questi gioielli artistici che si stagliano con le loro divise colorate in mezzo al grigiore della polvere e della distruzione dà una speranza  a tutti i visitatori.
Le opere esposte sono una piccola parte del patrimonio recuperato sotto le rovine.
Senza questa iniziativa i capolavori sarebbero rimasti chiusi nei depositi invece adesso una parte si può ammirare nella bellissima Cripta sotto il Duomo di Siena e un’altra nel percorso del Centro di Santa Maria della Scala, un tempo luogo principe dell’accoglienza, di pellegrini, infermi, indigenti e orfani.
Le opere esposte non fanno parte soltanto di un patrimonio artistico ma sono parte di una dimensione popolare, di una fede in cui la comunità si identifica e riconosce: per queste ragioni il loro recupero e la custodia risultano ancora più importanti.

Patrizia Casini

LA BELLEZZA FERITA
a della Scala
23 dicembre 2016 – 29 ottobre 2017

 Info e booking
 +39 0577 286300

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