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San Giovanni dolente P.Leoni, o cerchia
15890 ca.
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Quello che viene raccontato attraverso questi disegni
sono gli stretti rapporti che intercorsero tra Italia e Spagna nel XVI secolo
quando gli scambi politici, intellettuali e artistici erano fittissimi e
inoltre favoriti dalle rotte commerciali che ormai collegavano stabilmente le
diverse sponde del Mediterraneo.
A partire dal Quattrocento la Spagna aveva iniziato il
processo di unificazione che la porterà a diventare prima una monarchia e poi
un grande impero.
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Cammeo con i ritratti di Filippo II di Spagna
1559-1562 ca.
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La mostra si articola
in una premessa e otto sezioni. Per
collocare le singole creazioni grafiche nel loro contesto di provenienza, il
percorso include anche sculture, dipinti, esempi di oreficeria e arti
applicate, con L’intento è quello di suggerire utili confronti con uno sguardo
multidisciplinare, assunto come principio ordinatore.
Nella premessa
si mette a fuoco la situazione artistica
della Spagna fra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, prima
della dinastia asburgica.
Madonna col Bambino e san Giovannino
(Tondo Loeser) Alonso
Berruguete 1513-1514
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La prima sezione
presenta la produzione di quei pittori o
scultori educatisi in Italia fra gli anni Dieci e Trenta del Cinquecento,da
Berruguete a BartoloméOrdóñez, fino a GasparBecerra;
la seconda
offre il confronto fra la figura umana
e la rappresentazione del nudo di
questi artisti e l’arte e la trattatistica
italiana.
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Cristo eucaristico Giorgio
Vasari 1550 - 1560 ca.
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La terza sezione
pone l’attenzione sull’importanza della
pittura tosco-romana per la produzione spagnola attorno agli anni
Quaranta-Cinquanta, grazie a opere di Luis de Vargas e Luis de Morales
accostate a fogli attribuiti a Sebastiano del Piombo e Giorgio Vasari.
La quarta si
concentra invece sugli spostamenti degli
artisti, tra cui spicca il caso emblematico di un pittore come El Greco, in direzione opposta,
dall’Italia alla Spagna, e sul passaggio dinastico fra Carlo V e Filippo II,
capace di portare un radicale ripensamento nelle dinamiche di committenza della
Corona.
Nella quinta e
sesta sezione, un percorso nei disegni italiani legati alla decorazione della chiesa e monastero di San
Lorenzo dell’Escorial e una riflessione sull’uso delle arti grafiche da
parte di Filippo II per controllare e promuovere questo importantissimo
cantiere.
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La guarigione del nato cieco El Greco 1570-1576 ca.
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La settima sezione illustra le
conseguenze della presenza di tali artisti e introduce alla grafica di alcuni autori spagnoli
dell’ultimo trentennio del Cinquecento.
Il percorso espositivo si conclude con una sezione
dedicata ai membri di due famiglie, i
fratelli Carducci/Carducho e i Cascese/Cajés, e alla loro eredità artistica
e teorica.
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