![]() |
Uccidermi non è facile, 2019 |
La
Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze, dal 12
al 29 settembre 2019 ospita la mostra dell’artista cinese Shi Liang ANOTHER STILL LIFE, curata da Giovanni Iovane, direttore
dell’Accademia di Belle Arti di Brera, ideata da Xiuzhong Zhang, e promossa e organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno e da Zhong Art International.
La
mostra Another Still Life propone a Firenze ventisei opere di Liang. La natura
morta che ispira il titolo dell’esposizione, sebbene esistesse anche in
precedenza, solo a partire dal Seicento si configura come genere autonomo nella
storia dell’arte occidentale. E come scrive il curatore Giovanni Iovane nel
testo di presentazione alla mostra, non solo si afferma come genere, ma anche
‘come spazio autonomo in cui l’artista sperimenta e riflette sul significato
dell’arte. E le sperimentazioni e riflessioni di Shi Liang sono di estremo
interesse. Il suo è un realismo feroce, propone dei fermo immagine su alcune scene
di vita quotidiana, sottraendole allo scorrere del tempo, e nell’immobilità dei
suoi dipinti, emerge con potenza la sua maestria pittorica e al contempo
qualcosa di perturbante. La sua tecnica così profondamente legata alla pratica
dello Still Life, si estende in mostra anche alle installazioni, alle sculture
e ai video.
![]() |
Inferi, 2019 |
I
richiami all'arte occidentale sono continui: la serie Underworld ripropone
tutti gli elementi simbolici delle Vanitas seicentesche, alludendo continuamente
alla caducità della vita e alla effimera condizione dell’esistenza, mentre è
chiaro l’omaggio all’anniversario della morte di Leonardo nell’uomo vitruviano
dell’opera 500 anni o ‘quello alle nature morte di Giorgio Morandi nella serie Abstraction
and Realism, che si presentano come meta narrazioni questa volta legate alle
grandi immagini della storia dell’arte ancora qui ri-animate,’ come scrive
ancora Iovane.
Nelle
installazioni di grande formato il tempo immobile preso dalla categoria dello Still
Life, ha una duplice funzione: da una parte sottrae alle storie il loro normale
scorrere, dall’altro frammentariamente restituisce, attraverso l’opera stessa,
il tempo più ampio della Storia. E’ quello che capita in Suspended case, opera
di 3x9 mt composta da antiche panche sospese alla parete, appositamente
concepita per la sala centrale dello spazio espositivo della Accademia delle
Arti del Disegno, o nei libri e nelle pergamene che si mostrano come
testimonianza di un tempo passato e contemporaneamente come fantasmi che
riportano la scrittura nel tempo presente.
![]() |
Caso in sospeso, 2019 |
Nella
serie di ritratti “forati” che chiudono l’esposizione, infine, l’inquietudine
si mescola nuovamente al realismo feroce che è vera e propria cifra stilistica
di Shi Liang.
Nessun commento:
Posta un commento