L’attesissimo appuntamento “Settembre in Piazza della Passera”, si
ripete
dal 10 al 13 settembre anche quest’anno ricco di eventi.
Una novità è il nuovo spazio della piazzetta
dello Sprone, recentemente riqualificata e restituita
alla città dopo decenni di abbandono.
Quest’anno la manifestazione celebra il centenario
della nascita del batterista Art Blakey artista che ha occupato un importante
posto nella storia della musica sia per il suo spirito innovativo e per il recupero
delle radici musicali afroamericane ma anche
per il suo impegno nell’affermazione dei diritti civili del popolo
afroamericano e per la sua personale ricerca spirituale e religiosa.
“The Big Beat”,
progetto a cura di Alessandro Di Puccio, ricorda la figura e la grandezza di questo
maestro del jazz con due concerti che vedranno esibirsi un ensemble
internazionale di quindici elementi, in totale.
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Programma (per leggere bene cliccare sopra con tasto destro e scegliere apri link in altra finestra) |
Il secondo concerto, mercoledì 11 settembre, “Rhythm in Paradise. La spiritualità del tamburo”, sarà un tripudio di strumenti a percussione riuniti per riproporre Orgy in Rhythm, disco tra i più entusiasmanti della straordinaria produzione di Blakey, datato 1957 e fuori dal contesto Jazz Messengers. Sul palco un organico composto in prevalenza da strumenti a percussione con l’aggiunta di pianoforte, contrabbasso e sax: Alessandro Fabbri, Piero Borri e ancora Adam Pache alla batteria, Alessandro Di Puccio al vibrafono, i giovani emergenti Michele Andriola e John Russo alle percussioni, Francesco Maccianti al pianoforte, di nuovo Jesper Bodilsen al contrabbasso e la giovane promessa Giulio Ottanelli al sax alto e soprano. Giovani che, da quest’anno, renderanno l’offerta del festival ancora più ricca. Il programma di questa edizione 2019 si articolerà, infatti, su più eventi giornalieri, già dal pomeriggio concerti, performance e incontri introdurranno all’evento principale delle 21.15. Sul palco centrale in Piazza della Passera alle 19.00, avremo la rassegna dedicata a giovani musicisti del Conservatorio Cherubini, Siena Jazz e Accademia Musicale di Firenze. Nel secondo palco, allestito nella Piazzetta dello Sprone, dalle 17.15 conferenze e momenti musicali con piccole formazioni.
Tra gli ospiti di questa edizione, giovedì
12 settembre, alle 21.15, la vocalist Luisella Sordini, in arte solo
Luisella, cantante dei Mondo Candido che porta qui il suo primo
album da solista “Storie brevi”, una rosa di brani composti e arrangiati
per lei da Marco Lamioni, scomparso nel 2017. Un album classico,
senza tempo, ricco di sonorità acustiche e orchestrali che si rifà alla
tradizione degli autori del periodo d’oro degli anni ‘60 e primi ‘70.
L’accompagnano Simone Marrucci alle chitarre e alla direzione musicale, Giacomo
Ferrari alle tastiere, Alessandro Querci al basso elettrico e, alla batteria,
l’ex Litfiba, Daniele Trambusti.
A seguire, sempre il 12, Morbosita,
giovanissimo trio blues-stoner con un’ottima formazione alle spalle,
risultato dell’unione tribale di Alessandro Chiavoni, Jonny Schwed e
Francesco Terribile, tra i primi classificati al festival Resistente, al Drakonfest
e al Rock My Life Summer Contest, che presentano il loro primo disco “RE
MORBOSH!”. Uniti nell’idea di riportare il rock al potere dei suoi antichi
albori, senza incorrere in bieche citazioni o riferimenti risentiti, i Morbosita
ricercano un’innovazione stilistica data dalla forza degli anni d’oro della
musica e, come direbbero loro, “dalla fusione delle loro Indoli”.

Durante i quattro giorni del festival,
sulla facciata di piazza della Passera dietro al palco, prima dei concerti
saranno proiettate le immagini di Pierpaolo Florio, tratte dal libro “FIRENZE
Q1 ZTL O” (Edizioni Gonnelli, 2018) con una presentazione della giornalista
de La Repubblica Laura Montanari: cento fotografie sulla vita
dell’Oltrarno suddivise in quattro capitoli dedicati alla vita sociale, il
lavoro, gli oggetti e la vita notturna.
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