![]() |
Carlo Levi Rape e viole del pensiero 1938 |
Nell’ambito del progetto Toscana ’900 – Piccoli Grandi Musei, promosso e organizzato da Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Regione Toscana, in collaborazione con la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana, dal 3 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016 Villa Bardini a Firenze ospiterà la mostra “Toscana ’900. Da Rosai a Burri. Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine” a cura di Lucia Mannini e Chiara Toti.
L’esposizione intende riportare l’attenzione su alcune delle realtà cittadine che accolgono e tutelano collezioni del ’900 normalmente non esposte e accessibili al pubblico. Si tratta di un progetto corale che ha visto numerose partecipazioni sia di enti pubblici sia di cittadini privati. Il percorso si suddivide in due parti.
![]() |
Ottone Rosai Via Rimaggina 1933 olio su tavola |
Volumi semplificati, tonalità calde, una cromia intensa e diffusa che anima i silenzi "metafisici" della campagna toscana, recuperando i tempi lenti della tradizione macchiaiola
Nella prima sono contemplate le raccolte di cinque importanti istituzioni fiorentine presenti con opere di differenti tipologie, provenienti da altrettanti differenziate vicende collezionistiche.
Dall’Archivio Bonsanti del Gabinetto Vieusseux sono esposte opere provenienti da quattro fondi, selezionate secondo un filo tematico che ha nel ritratto l’evocazione di personalità del mondo dell’arte e della cultura.
Di tutt’altra origine e provenienza la vasta collezione di edizioni d’arte e libri d’artista della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, definito da Paolucci come il “fondo numericamente più cospicuo e storicamente più importante di libri d’autore del Novecento oggi proprietà dello Stato italiano”.
Di tutt’altra origine e provenienza la vasta collezione di edizioni d’arte e libri d’artista della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, definito da Paolucci come il “fondo numericamente più cospicuo e storicamente più importante di libri d’autore del Novecento oggi proprietà dello Stato italiano”.
La selezione – con nomi che vanno da Depero a Munari, da Kandinskij a Picasso, da Duchamp a Dalì, da Fontana a Warhol - è presentata a dare misura non solo della qualità e vastità di una collezione solitamente accessibili solo agli studiosi.
Il percorso presenta anche una scelta di pezzi storici testimoni dell’attività dell’Istituto d’Arte di Porta Romana tra anni Venti e Trenta, il momento in cui ha costruito la propria fama.
Nella seconda parte la mostra si compone di un’ampia sezione dedicata al collezionismo privato, da sempre filtro e integrazione alle raccolte museali
Nella sezione sono presenti anche opere significative di artisti stranieri quali Picasso, Moore e Yasuda, in gran parte dovute a particolari legami che questi hanno avuto con la città.
Nella sezione sono presenti anche opere significative di artisti stranieri quali Picasso, Moore e Yasuda, in gran parte dovute a particolari legami che questi hanno avuto con la città.
La presente mostra, ha sottesa l’ambizione di mostrare (o dimostrare) quanto a Firenze sia ampio e vario il patrimonio d’arte del Novecento non esposto e non visibile ai più.
![]() |
Enrico Baj La cravate ne vaut pas une médaille 1972 |
Libro d'artista concepito interamente dall'autore. racconto di sapore surrealista, frammentato in brevi frasi spezzate combinate a tecniche grafiche diverse.
Nessun commento:
Posta un commento