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Maddalena e Agnolo Doni Raffaello Tondo Doni Michelangelo |
Inaugurata agli Uffizi la sala 41 che ospita le opere di Raffaello e Michelangelo, i due geni del Rinascimento che dal 1504 al 1508
erano contemporaneamente a Firenze.
Insieme all’adiacente sala di
Leonardo, che aprirà tra poche settimane, la sala di Raffaello e
Michelangelo celebra un periodo davvero
irripetibile nella storia dell’arte quando a Firenze i più grandi artisti del
mondo crearono le opere iconiche che oggi fanno parte dell’idea universale di
Rinascimento in Italia.
La prima Repubblica Fiorentina del
gonfaloniere Piero Soderini dal 1498 al 1512 fu caratterizzata dalla
concorrenza di un mecenatismo illuminato
come i Doni che riuscirono a strappare capolavori sia a Michelangelo che a
Raffaello ecco quindi riuniti qui in questa sala il Tondo Doni di Michelangelo con i due ritratti di Maddalena e Agnolo Doni realizzati da Raffaello
ricostruendo così il nesso storico tra opere volute dallo stesso committente.
Nella stessa sala troviamo sempre di
Raffaello la Madonna del cardellino, i ritratti di Guidobaldo da Montefeltro e Elisabetta
Gonzaga e inoltre il Ritratto di uomo con mela.
Il direttore delle Gallerie degli
Uffizi, Eike Schmidt, sottolinea che “entra in scena una terza personalità che
grazie al confronto con Raffaello riguadagna la propria voce da solista: Fra’
Bartolomeo (1473-1517), domenicano di San Marco e strettissimo amico del
Sanzio, col quale dall’arrivo di quest’ultimo in città nel 1504 si instaura uno
scambio intenso e ricco di conseguenze, che il visitatore infatti ora potrà
ripercorre attraverso i quadri esposti”.
Di Fra Bartolomeo troviamo nella sala
La visione di San Bernardo, Porzia e Adorazione del bambino, Presentazione al
tempio.
Patrizia
Casini
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