Si è inaugurata il 9 giugno alla Tornabuoni
Arte/Contemporary Art la mostra su Carlo Rea.
L’artista ha un percorso artistico singolare perché
nasce come musicista infatti collabora in qualità di violista per oltre un
decennio con l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Successivamente si avvicina al mondo delle arti
visive frequentando contemporaneamente sia questo ambiente che quello della
musica.
Avere alle spalle un tirocinio legato alla musica porta
ovviamente un plusvalore alla sua arte attuale.
Timbro, tonalità, armonia sono concetti comuni ai due
mondi che hanno avuto nella storia legami molto stretti basti pensare a
Kandinskij con la sua opera “Impressione III: Concerto” ispirata e composta dopo essere
stato spettatore a un concerto del compositore viennese Arnold Schönberg.
In seguito alle
prime sperimentazioni che condividono arte e musica contemporanea Carlo Rea si
dedicherà prevalentemente all'arte visiva.
Dopo una serie di esperienze a Parigi, dedicate
alla pittura, il suo percorso si allargherà all’utilizzo di “materiali
considerati extra pittorici ma con intrinseca valenza plastica: legno, juta,
asfalto, terracotta, ceramica, ecc. nei quali cerca sempre la vibrazione, il suono
, il respiro”.
Carlo Rea è la prima volta che espone a Firenze e
presenta varie tipologie di opere: garze
tese “una esemplificazione così radicale del suo lavoro di tensione di
garze al punto che una totale assenza di ogni variazione materica o di quota di
esse, le ha ridotte alla sola vibrazione”.
La serie Spore
dove con materiali misti, gesso, cellulosa, stucco e tempera crea una serie di
petali che ondeggiano creando grandi effetti di luce e ombra.
Grande campo
sonoro un’opera in ceramica biscotto che, sfiorandola, produce un suono e
infine ultima novità: pozzi in acciaio inox lucidato a specchio dove il
rapporto con lo spazio sprofonda come una vertigine.
La galleria Tornabuoni, sempre attenta alle realtà
artistiche odierne, è alla decima edizione per quanto riguarda mostre di artisti
innovativi e contemporanei. Il fondatore e direttore della galleria Roberto
Casamonti li sceglie personalmente secondo il suo gusto e la sua sensibilità e così
fa vivere a Firenze la cultura dell’arte contemporanea.
Patrizia Casini
Dal 9 giugno al 22 luglio
Tornabuoni Arte
Lungarno B. Cellini, 3 - Firenze
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