
Il percorso
espositivo è organizzato in sei sezioni tematiche nelle quali si ripercorre
come le sculture, fonti di ispirazione, possano essere tradotte, con la
lavorazione della porcellana, in vere e proprie nuove opere d’arte.
La prima sezione vede la settecentesca Venere in
bronzo, copia della Venere de’ Medici
conservata nella Tribuna degli Uffizi, eseguita da Soldani Benzi nel 1702 su
commissione del principe del Liechtenstein e tuttora in suo possesso. A questa
è affiancata alla venere in porcellana eseguita da Gasparo Bruschi, capo
modellatore a Doccia, utilizzando probabilmente i modelli in gesso del Soldani
Benzi.
Nella stessa sezione troviamo la trasposizione in
porcellana del Mercurio anch'esso conservato nella Tribuna degli Uffizi.
Nella seconda
sezione si può ammirare il Tempietto
Ginori, uno dei capolavori di Gasparo Bruschi “sofisticatissimo per tecnica e
ingegno e unico per dimensioni”.
Troviamo poi,
acquistate da Carlo Ginori, le forme in gesso del Compianto sul Cristo morto
del Soldani: vennero utilizzate per la traduzione in porcellana che il Marchese
Ginori donò al cardinale Neri Corsini nel 1745.
Capolavoro
dell’esposizione è il Camino monumentale in porcellana opera singolarissima nel
suo genere realizzato da Gasparo Bruschi e dal quadraturista e scenografo
Domenico Stagi. È un trionfo di perizia tecnica e di ricercatezza ornamentale.

Come dichiara il direttore del museo del Bargello
Paola D’Agostino “L’auspicio è che la Fabbrica della Bellezza rappresenti un
modello di collaborazione tra pubblico e privato e che contribuisca alla
rinascita del Museo e al rilancio della Manifattura Ginori”.
Patrizia Casini
Museo Nazionale del Bargello
dal 18 maggio al 1 ottobre 2017
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