La luce ha animato facciata e pavimento del Duomo
di Siena ed ha fatto vivere magici momenti di poesia e bellezza.
“In lucem
veniet, verrà alla luce, proferisce la Sibilla Cumea, rappresentata in una
delle tarsie del Pavimento del Duomo di Siena che è rivelato, con scopertura
straordinaria, in questa estate 2018. La raffigurazione della Cumea, assegnata
a Giovanni di Stefano, utilizza il testo della profezia sibillina in cui il
Figlio di Dio appare come il Redentore, che dopo aver sconfitto la morte, porta
la salvezza al genere umano tornando alla luce della Resurrezione”. La luce,
origine della visione, e il fiato, origine della parola, giungono dalla
profondità dell’essere e sono i fondamenti di un’opera capace di creare nello
spettatore quello stato che costituisce la matrice dello stupore”. Tutto questo
nella settima edizione di Lux in nocte, che ha visto la serata inaugurale per
la presentazione della scopertura del pavimento e della inedita illuminazione
che ne esalta qualità artistiche, significati simbolici e perfezione esecutiva.
La
pavimentazione de Duomo di Siena, un grande mosaico di marmi policromi composto
da scene figurate commissionate ai più grandi artisti lungo cinque secoli,
risulta caratterizzata dall’enfasi data al “percorso del sapiente”, che inizia
dall’immagine di Ermete Trismegisto (fondatore della sapienza umana), e poi
procede in una serie di tarsie con immagini di filosofi e sibille nell’atto di
annunciare la venuta di Cristo attraverso una vergine ebrea.
Per connettere
l’interno del Duomo alla sua facciata l’inaugurazione della settima edizione di
Lux in nocte ha previsto uno spettacolo, o meglio uno spettacolo di proiezioni
luminose.
“Con la luce è
possibile offrire una motivazione nuova al visitatore. Si va a guardare il
pavimento del Duomo da tutto il mondo avendo cognizione di essere di fronte a
qualcosa di unico. Le parole della Sibilla hanno sensi estesi e mettono in
reale relazione l’interno con l’esterno”. La meraviglia del Duomo di Siena si
anima così come una metafora viva, una pagina magica di poesia che induce alla
bellezza.
L’evento offre
immagini che illuminano la facciata affiancate a musiche di Gianluca Littera,
uno dei pochissimi solisti al mondo a proporsi con un’armonica cromatica sia in
ambito classico che jazz. Alla fine dello spettacolo le porte del Duomo si
spalancano al pubblico e ad un canto gregoriano, che rappresenta la quintessenza
della musicalità del verbo. Dall’emozione della “luce della facciata” si passa
alla “luce dell’emozione” presente all’interno del Duomo: lo splendore del
pavimento musivo ‘acceso’ seguendo quasi una drammaturgia. Le sibille appaiono
una alla volta come un’entrata in scena o più precisamente un’entrata nel cuore
di Siena.
La sapienza
degli antichi è così resa ancora più luminosa e, procedendo tarsia dopo tarsia,
veniamo accompagnati dalle parole del profeta Isaia a proposito dello
“splendore di Gerusalemme”: “cammineranno i popoli alla tua luce”.
Dal 18 agosto
al 28 ottobre, il pavimento resterà scoperto per la visita al pubblico con la
nuova modalità di lettura: le tarsie del tappeto marmoreo illuminate da inediti
effetti cromatici. Il pavimento splenderà così di nuova luce grazie a un
progetto di Opera Civita che, insieme all’Opera della Metropolitana, nel tempo,
ha contribuito alla valorizzazione del Pavimento, a renderlo noto a tutto il
mondo: la “meraviglia” della città di Siena, come avevano intuito gli artisti e
i viaggiatori anglosassoni nel 1800 disponibile all’ammirazione di tutto il
mondo.
Visite: Lunedi
- sabato 10.30 – 19.00, Domenica e festivi 9.30 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30,
Info e prenotazioni 0577.286300
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