lunedì 11 dicembre 2017

NUOVE ESPOSIZIONI ALLA FONDAZIONE RAGGHIANTI LUCCA

Fondazione Ragghianti 
PROGRAMMA ESPOSITIVO 2018
Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
Lucca, Complesso monumentale di San Micheletto







IL SEGNO DELL’AVANGUARDIA
I Futuristi e l’incisione
23 febbraio - 15 aprile 2018

Gino Severini, Gravure Futuriste, 1939
Nel novero delle numerosissime esplorazioni del fenomeno futurista, la rassegna Il segno dell’avanguardia. I Futuristi e l’incisione si propone come occasione di studio, mai prima d’ora affrontato, su un aspetto meno noto ma di grande interesse. Per restituire un panorama, il più vasto possibile, che comprenda sia i precedenti storici sia le ultime propaggini dell’attività grafica degli artisti coinvolti, la mostra si svilupperà lungo un ampio arco cronologico che va dalla fine del XIX secolo al recupero delle forme futuriste nelle opere grafiche del dopoguerra.
La mostra sarà scandita in tre sezioni cronologiche: Simbolismo, Prefuturismo e Futurismo. L’indagine sarà allargata, dunque, anche alla produzione grafica di matrice simbolista, crepuscolare o d’intonazione divisionista che precedette il lavoro più propriamente futurista di alcuni artisti come Russolo, Sironi, Boccioni, Carrà, che soltanto successivamente avrebbero aderito alle istanze marinettiane. Completeranno la rassegna opere grafiche di incisori che parteciparono al movimento futurista per una breve stagione o che condivisero con i suoi protagonisti le sale di un’esposizione d’avanguardia, come nel caso di Lorenzo Viani.
Una sezione a parte sarà dedicata alle pubblicazioni illustrate contenenti opere di grafica originale come cataloghi autoprodotti o libri illustrati, evidenziando in questo modo il contributo delle tecniche grafiche “originali” alla vastissima pubblicistica futurista.
Il catalogo della mostra, a cura di Giorgio Marini e Francesco Parisi, conterrà approfondimenti e contributi sull’incisione futurista, oltre a un ricco apparato scientifico comprendente le schede delle opere e le biografie degli artisti.


Ritratto Puccini
GIACOMO PUCCINI E LE ARTI VISIVE
18 maggio - 23 settembre 2018

La mostra indaga il tema del rapporto tra Giacomo Puccini e i pittori del proprio tempo e l’influenza che il compositore e la sua estetica esercitarono sulle arti visive in Italia tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Ci sarà un rilevante corpus di dipinti, incisioni, illustrazioni e disegni ispirati a Puccini e ai personaggi delle sue opere: i casi di iconografia pucciniana infatti non mancano; ma non soltanto a ciò si può ridurre il discorso. Un filone importante, per esempio, è quello degli artisti con cui Giacomo Puccini fu in contatto (Luigi De Servi, Arturo Rietti, Plinio Nomellini, Leonetto Cappiello…), o che lavorarono alla sua casa di Torre del Lago, a partire da Galileo Chini.
Un fenomeno a sé stante è costituito dal nucleo di pittori toscani raccolti intorno al Circolo “La Bohème” di Torre del Lago e legati a Puccini sia sotto il profilo biografico, sia per motivi di comune sentire artistico. Sarà inoltre indagato il ruolo decisivo di Gaetano Previati nel determinare un gusto artistico che ebbe in Puccini il proprio equivalente musicale. Ci saranno alcuni dei manifesti delle prime rappresentazioni dei melodrammi di Puccini e opere di artisti da lui amati e collezionati, come Paolo Trubetzkoy; sarà anche presentato un raro dipinto di Chini eseguito nel 1911 a Ceylon, che costituisce un interessantissimo precedente iconografico dei bozzetti per la prima di Turandot al Teatro alla Scala di Milano nel 1926.
L’allestimento si suddividerà tra queste diverse “aree”, esponendo opere rappresentative di artisti vicini alle tematiche pucciniane, alternando pittura, scultura, disegno, illustrazione, cartellonistica, oltre a fotografie e preziosi documenti.


Mostra su SILVIO COPPOLA
Metà ottobre - fine novembre 2018

La mostra, pensata per gli spazi espositivi del mezzanino della Fondazione Ragghianti, è dedicata a Silvio Coppola, uno dei protagonisti del design italiano dagli anni Sessanta fino alla morte nel 1985, attivo anche come artista originale, di cui la Fondazione Ragghianti conserva dieci opere significative, che testimoniano le sue ricerche visive nell’ambito astrattista e nell’utilizzo di materiali non convenzionali, come strisce di plastica trasparente. In effetti Coppola fu in contatto con Pier Carlo Santini, e a lui si deve l’ideazione del logo della Fondazione Ragghianti, tuttora utilizzato. La Fondazione conserva, peraltro, parte della sua biblioteca e del suo archivio, con schizzi di progetti grafici realizzati per grandi ditte e case editrici.
Si tratta, insomma, di un’iniziativa espositiva e di ricerca che intende avviare in prospettiva storica la valorizzazione di una figura legata alla storia della Fondazione Ragghianti, ma in grado di ampliare lo sguardo alle molteplici implicazioni di un personaggio, quale fu Silvio Coppola, che lavorò nell’ambito del design d’interni, dell’industrial design e della comunicazione visiva nelle vesti di consulente e collaboratore per grandi imprese italiane ed estere, da Bayer ad Alessi, da Cinzano a Cassina.
La mostra prevede l’esposizione delle opere di Coppola conservate nei depositi della Fondazione Ragghianti, restaurate per l’occasione, e di opere provenienti da collezioni private, nonché di progetti grafici, libri e documenti.


Mostra dedicata alla stamperia LITOGRAFIA ANGELI di Lucca
metà di dicembre 2018 - fine di gennaio 2019

La stamperia d’arte Litografia Angeli nasce a Lucca alla fine degli anni Sessanta del Novecento, quando Giuliano Angeli inizia a lavorare con i pittori, lucchesi e non, che si avvicinano alla tecnica del disegno su pietra, vista la necessità di rispondere alle richieste di una sempre più ampia platea di appassionati.
Il ricorso alla litografia, rivitalizzata nei manifesti illustrati di fine Ottocento da artisti come Toulouse-Lautrec, si diffuse a Lucca grazie alla disponibilità di Giuliano Angeli, grande appassionato di questo tipo di stampa, nella quale raggiunse un grado di esecuzione virtuosistica.
La Litografia Angeli in realtà era nata prima, nel 1948 in via della Zecca, fondata dal padre Giulio Angeli, che, dopo una piccola vincita alla Sisal, aveva comprato un torchio litografico e cominciato a produrre stampati ed etichette per varie aziende.

La mostra, allestita nel mezzanino della Fondazione Ragghianti, esporrà le litografie più significative e tecnicamente più complesse stampate dalla Litografia Angeli (che ha chiuso l’attività nel 2011), di autori come Tommasi Ferroni, Morlotti, Sebastian Matta, Primo Conti, Uberto Bonetti, Vespignani, Maccari, Possenti, Santini, Bartolini, Treccani, Varetti, Carroll, Luporini, Liberatore, Meschi, Biagi, Pasega, Romani.

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