Fondazione Ragghianti |
PROGRAMMA
ESPOSITIVO 2018
Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico
Ragghianti
Lucca, Complesso monumentale di San Micheletto
IL SEGNO DELL’AVANGUARDIA
I Futuristi e l’incisione
23 febbraio - 15 aprile 2018
Gino Severini, Gravure Futuriste, 1939 |
Nel novero delle numerosissime esplorazioni del fenomeno futurista, la rassegna Il segno dell’avanguardia.
I Futuristi e l’incisione si propone come occasione di studio, mai prima
d’ora affrontato, su un aspetto meno noto ma di grande interesse. Per
restituire un panorama, il più vasto possibile, che comprenda sia i precedenti
storici sia le ultime propaggini dell’attività grafica degli artisti coinvolti,
la mostra si svilupperà lungo un ampio arco cronologico che va dalla fine del
XIX secolo al recupero delle forme futuriste nelle opere grafiche del
dopoguerra.
La mostra sarà scandita in tre sezioni cronologiche: Simbolismo,
Prefuturismo e Futurismo. L’indagine sarà allargata, dunque, anche alla
produzione grafica di matrice simbolista, crepuscolare o d’intonazione
divisionista che precedette il lavoro più propriamente futurista di alcuni
artisti come Russolo, Sironi, Boccioni, Carrà, che soltanto successivamente
avrebbero aderito alle istanze marinettiane. Completeranno la rassegna opere
grafiche di incisori che parteciparono al movimento futurista per una breve
stagione o che condivisero con i suoi protagonisti le sale di un’esposizione
d’avanguardia, come nel caso di Lorenzo Viani.
Una sezione a parte sarà dedicata alle pubblicazioni illustrate contenenti
opere di grafica originale come cataloghi autoprodotti o libri illustrati,
evidenziando in questo modo il contributo delle tecniche grafiche “originali”
alla vastissima pubblicistica futurista.
Il catalogo della mostra, a cura di Giorgio Marini e Francesco Parisi,
conterrà approfondimenti e contributi sull’incisione futurista, oltre a un
ricco apparato scientifico comprendente le schede delle opere e le biografie
degli artisti.
Ritratto Puccini |
GIACOMO
PUCCINI E LE ARTI VISIVE
18 maggio - 23 settembre 2018
La mostra indaga il tema del rapporto tra
Giacomo Puccini e i pittori del proprio tempo e l’influenza che il compositore
e la sua estetica esercitarono sulle arti visive in Italia tra la fine
dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Ci sarà un rilevante corpus di dipinti, incisioni, illustrazioni
e disegni ispirati a Puccini e ai personaggi delle sue opere: i casi di
iconografia pucciniana infatti non mancano; ma non soltanto a ciò si può
ridurre il discorso. Un filone importante, per esempio, è quello degli artisti
con cui Giacomo Puccini fu in contatto (Luigi De Servi, Arturo Rietti, Plinio
Nomellini, Leonetto Cappiello…), o che lavorarono alla sua casa di Torre del
Lago, a partire da Galileo Chini.
Un fenomeno a sé stante è costituito dal
nucleo di pittori toscani raccolti intorno al Circolo “La Bohème” di Torre del
Lago e legati a Puccini sia sotto il profilo biografico, sia per motivi di
comune sentire artistico. Sarà inoltre indagato il ruolo decisivo di Gaetano
Previati nel determinare un gusto artistico che ebbe in Puccini il proprio
equivalente musicale. Ci saranno alcuni dei manifesti delle prime rappresentazioni
dei melodrammi di Puccini e opere di artisti da lui amati e collezionati, come
Paolo Trubetzkoy; sarà anche presentato un raro dipinto di Chini eseguito nel
1911 a Ceylon, che costituisce un interessantissimo precedente iconografico dei
bozzetti per la prima di Turandot al
Teatro alla Scala di Milano nel 1926.
L’allestimento si suddividerà tra queste
diverse “aree”, esponendo opere rappresentative di artisti vicini alle tematiche
pucciniane, alternando pittura, scultura, disegno, illustrazione, cartellonistica,
oltre a fotografie e preziosi documenti.
Mostra
su SILVIO COPPOLA
Metà ottobre - fine novembre 2018
La mostra, pensata per gli spazi
espositivi del mezzanino della Fondazione Ragghianti, è dedicata a Silvio
Coppola, uno dei protagonisti del design italiano dagli anni Sessanta fino alla
morte nel 1985, attivo anche come artista originale, di cui la Fondazione
Ragghianti conserva dieci opere significative, che testimoniano le sue ricerche
visive nell’ambito astrattista e nell’utilizzo di materiali non convenzionali,
come strisce di plastica trasparente. In effetti Coppola fu in contatto con
Pier Carlo Santini, e a lui si deve l’ideazione del logo della Fondazione Ragghianti,
tuttora utilizzato. La Fondazione conserva, peraltro, parte della sua
biblioteca e del suo archivio, con schizzi di progetti grafici realizzati per
grandi ditte e case editrici.
Si tratta, insomma, di un’iniziativa
espositiva e di ricerca che intende avviare in prospettiva storica la
valorizzazione di una figura legata alla storia della Fondazione Ragghianti, ma
in grado di ampliare lo sguardo alle molteplici implicazioni di un personaggio,
quale fu Silvio Coppola, che lavorò nell’ambito del design d’interni,
dell’industrial design e della comunicazione visiva nelle vesti di consulente e
collaboratore per grandi imprese italiane ed estere, da Bayer ad Alessi, da
Cinzano a Cassina.
La mostra prevede l’esposizione delle
opere di Coppola conservate nei depositi della Fondazione Ragghianti,
restaurate per l’occasione, e di opere provenienti da collezioni private,
nonché di progetti grafici, libri e documenti.
Mostra dedicata alla stamperia LITOGRAFIA ANGELI di
Lucca
metà di
dicembre 2018 - fine di gennaio 2019
La stamperia d’arte Litografia Angeli
nasce a Lucca alla fine degli anni Sessanta del Novecento, quando Giuliano
Angeli inizia a lavorare con i pittori, lucchesi e non, che si avvicinano alla
tecnica del disegno su pietra, vista la necessità di rispondere alle richieste
di una sempre più ampia platea di appassionati.
Il ricorso alla litografia, rivitalizzata
nei manifesti illustrati di fine Ottocento da artisti come Toulouse-Lautrec, si
diffuse a Lucca grazie alla disponibilità di Giuliano Angeli, grande
appassionato di questo tipo di stampa, nella quale raggiunse un grado di
esecuzione virtuosistica.
La Litografia Angeli in realtà era nata
prima, nel 1948 in via della Zecca, fondata dal padre Giulio Angeli, che, dopo
una piccola vincita alla Sisal, aveva comprato un torchio litografico e cominciato
a produrre stampati ed etichette per varie aziende.
La mostra, allestita nel mezzanino della
Fondazione Ragghianti, esporrà le litografie più significative e tecnicamente
più complesse stampate dalla Litografia Angeli (che ha chiuso l’attività nel
2011), di autori come Tommasi Ferroni, Morlotti, Sebastian Matta, Primo Conti,
Uberto Bonetti, Vespignani, Maccari, Possenti, Santini, Bartolini, Treccani,
Varetti, Carroll, Luporini, Liberatore, Meschi, Biagi, Pasega, Romani.
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