All’ultima
asta di Sotheby’s di Milano, sull’arte moderna e contemporanea, svoltasi il
25-26 di maggio 2016 si è potuto riscontrare come sia cresciuto l’interesse per
i movimenti artistici che hanno caratterizzato la cultura italiana degli anni
’60. La Pop Art italiana e la Poesia Visiva, movimento artistico italiano più
famoso all’estero che in patria, hanno infatti superato di molti euro la base
d’asta con la quale erano stati presentati. Questa asta è stata preceduta di
pochi mesi da un importante mostra alla Triennale di Milano dal titolo
“Ennesima - la mostra delle mostre”, dove una delle sette mostre era dedicata
alla Poesia Visiva e gli artisti Fiorentini del GRUPPO 70. Ma chi sono
questi poeti visivi? E soprattutto chi è quella bella donna in mezzo ai tre
uomini della foto? Si tratta di Lucia Marcucci, circondata da Antonio Bueno,
Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti, i fondatori del movimento artistico della
Poesia Visiva.
La Poesia Visiva fu uno di
questi. L’intento dei fondatori era quello riallineare il linguaggio del popolo
(mass-media) con la poesia, quindi un nuovo linguaggio volgare. Il linguaggio
poetico si rigenera ed attinge dal mondo contemporaneo i simboli che meglio lo
rappresentano.
La ricerca di un linguaggio
innovativo inserisce questi artisti nel contesto internazionale della
Neoavanguardia che li condurrà poi in una serie di contatti nazionali ed
internazionali con artisti con interessi simili.
Di fondamentale importanza per
questo movimento è il convegno organizzato al Forte Belvedere a Firenze nel 1963 a cui parteciparono
artisti appartenenti alla Pop Art, all’Astrattismo, ai poeti Figurativi, i
musicisti dodecafonici, elettronici e concreti e tutta una serie di personaggi
di spicco della cultura italiana tra cui: Gillo Dorfles, Umberto Eco, Aldo
Rossi, Leonardo Ricci, Luciano Anceschi, Edoardo Sanguineti ecc. Architetti,
poeti, filosofi, sociologi, pittori, tutti interessati ai fenomeni della
comunicazione di massa e come questa si misura con la tecnologia e con il
potere. Al termine di questa tre giorni di lavori alcuni di questi artisti
fiorentini decisero di fondare il GRUPPO 70.
Seguono importati mostre e
convegni, ad uno di questi viene organizzata una mostra con il nome POESIA
VISIVA a cui partecipano MICCINI, PIGNOTTI, ORI e MARCUCCI.
Il collage appare subito come il
mezzo più efficace per esprimere lo spirito del gruppo.
Nei primi collages, rigidamente
in bianco e nero, il testo era quello ritagliato dai rotocalchi e non si
scostava dalla classica impaginazione gutemberiana, ovvero l’allineamento
orizzontale e verticale, nei successivi invece la presenza dell’artista sarà
più evidente così come la libertà nella composizione.
Per qualche anno i poeti visivi
organizzarono mostre, convegni, performance ed esperienze di vario genere, poi
le esigenze di sperimentazione li portarono a percorrere strade diverse ed il
gruppo si sciolse. Moltissimi i movimenti culturali che hanno attinto dalle
loro geniali intuizioni facendo si che la loro fama crescesse anno dopo anno.
Laura Modesti
Laura Modesti
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