martedì 21 giugno 2016

POESIA VISIVA


All’ultima asta di Sotheby’s di Milano, sull’arte moderna e contemporanea, svoltasi il 25-26 di maggio 2016 si è potuto riscontrare come sia cresciuto l’interesse per i movimenti artistici che hanno caratterizzato la cultura italiana degli anni ’60. La Pop Art italiana e la Poesia Visiva, movimento artistico italiano più famoso all’estero che in patria, hanno infatti superato di molti euro la base d’asta con la quale erano stati presentati. Questa asta è stata preceduta di pochi mesi da un importante mostra alla Triennale di Milano dal titolo “Ennesima - la mostra delle mostre”, dove una delle sette mostre era dedicata alla Poesia Visiva e gli artisti Fiorentini del GRUPPO 70. Ma chi sono questi poeti visivi? E soprattutto chi è quella bella donna in mezzo ai tre uomini della foto? Si tratta di Lucia Marcucci, circondata da Antonio Bueno, Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti, i fondatori del movimento artistico della Poesia Visiva.

 All’inizio degli anni ’60 a Firenze si assiste alla formazione di vari gruppi di giovani molto attenti ed interessati ai mutamenti della società contemporanea.
La Poesia Visiva fu uno di questi. L’intento dei fondatori era quello riallineare il linguaggio del popolo (mass-media) con la poesia, quindi un nuovo linguaggio volgare. Il linguaggio poetico si rigenera ed attinge dal mondo contemporaneo i simboli che meglio lo rappresentano.
La ricerca di un linguaggio innovativo inserisce questi artisti nel contesto internazionale della Neoavanguardia che li condurrà poi in una serie di contatti nazionali ed internazionali con artisti con interessi simili.
Di fondamentale importanza per questo movimento è il convegno organizzato al Forte Belvedere a Firenze nel 1963 a cui parteciparono artisti appartenenti alla Pop Art, all’Astrattismo, ai poeti Figurativi, i musicisti dodecafonici, elettronici e concreti e tutta una serie di personaggi di spicco della cultura italiana tra cui: Gillo Dorfles, Umberto Eco, Aldo Rossi, Leonardo Ricci, Luciano Anceschi, Edoardo Sanguineti ecc. Architetti, poeti, filosofi, sociologi, pittori, tutti interessati ai fenomeni della comunicazione di massa e come questa si misura con la tecnologia e con il potere. Al termine di questa tre giorni di lavori alcuni di questi artisti fiorentini decisero di fondare il GRUPPO 70.
Seguono importati mostre e convegni, ad uno di questi viene organizzata una mostra con il nome POESIA VISIVA a cui partecipano MICCINI, PIGNOTTI, ORI e MARCUCCI.
Il collage appare subito come il mezzo più efficace per esprimere lo spirito del gruppo.

Nei primi collages, rigidamente in bianco e nero, il testo era quello ritagliato dai rotocalchi e non si scostava dalla classica impaginazione gutemberiana, ovvero l’allineamento orizzontale e verticale, nei successivi invece la presenza dell’artista sarà più evidente così come la libertà nella composizione.

Per qualche anno i poeti visivi organizzarono mostre, convegni, performance ed esperienze di vario genere, poi le esigenze di sperimentazione li portarono a percorrere strade diverse ed il gruppo si sciolse. Moltissimi i movimenti culturali che hanno attinto dalle loro geniali intuizioni facendo si che la loro fama crescesse anno dopo anno.
Laura Modesti

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