Si è conclusa alla Fortezza da Basso di Firenze la
novantesima edizione di Pitti Uomo primavera/estate 2017
È messo in scena un
uomo sempre più sportivo e casual, ma ricercato.
La giacca, da sempre l’elemento decisivo dell’eleganza
maschile risulta ancora più destrutturata, aderente e informale. I colori vanno
dai pastello ai classici blu, dai bruciati alle fantasie più allegre e fantasiose
con fiorellini o motivi geometrici. Tanti tessuti con disegno a quadri dai più
piccoli a quelli a grande rapporto, insomma ce n’è per tutti i gusti.
Tra le
novità più interessanti la ditta Tombolini
per un uomo sempre più sciolto e informale, ma che non rinuncia all’eleganza,
esibisce sete effetto stuoia, fantasie sartoriali con mix di seta e lino.
Molto
interessante la linea Zero Gravity
che è la protagonista della collezione primavera/estate 2017.
Per la
confezione dell’abito è stato utilizzato un tessuto ultra leggero di lana 130s
sottilissima in mischia intima con la seta. Il tessuto, 130 grammi al metro quadrato,
permette di confezionare un abito completo del peso inferiore a quattrocento
grammi.
Anche il
nuovo modello di smoking, punte a lancia e tessuto stretch, raggiunge una
leggerezza mai ottenuta prima.
La linea di +Lardini utilizza tessuti classici e
tradizionali abbinandoli a nuove forme dalle dimensioni esagerate.
Tante sono
le giacche proposte: dalla classica a tre bottoni a quella più estiva a maniche
corte, dal parka a coda di pesce a quella militare reversibile. Il tutto
coordinato con short cargo e short Ghurca o abbinato a pantaloni classici.
Divertenti giacche
e pantaloni confezionati con due tessuti molto differenti fra loro per intreccio
e colore.
Infine in
occasione di Pitti Uomo 90 si è inaugurata a Palazzo Pitti KARL LAGERFELD – Vision of fashion
una mostra fotografica curata da Eric Pfrunder e Gerard Steidl che ripercorre
l’intera carriera fotografica di Lagerfeld, fotografo nel mondo della moda tra
i più importanti che ha pubblicato nelle più famose riviste come Vogue,
Harper’s Bazaar, Numéro e V Magazine.
Patrizia Casini – Graziella Guidotti
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