Il Museo Stefano Bardini a Firenze ospita la mostra KEVIN FRANCIS GRAY, curata da Antonella Nesi e dedicata all’artista di origini irlandesi. La presenza delle opere di Kevin Francis Gray a Firenze testimonia e conferma il ruolo di primissimo piano che la città riveste nell'ambito della promozione dell’arte contemporanea.
Il profondo legame
che c’è tra l’artista e il territorio toscano è testimoniato dai lunghi anni di
collaborazione tra l’artista e i laboratori
e atelier di lavorazione dei marmi di Pietrasanta.
Le sue ricerche affondano le radici negli artisti del passato, ai classici, rielaborandoli secondo una sensibilità e una plasticità molto personali. È la prima volta che espone le proprie opere sul territorio fiorentino, alla ricerca di un dialogo diretto con i grandi maestri del passato. Nelle sale del Museo troviamo oltre venti lavori realizzati con diversi tipi di marmo: statuario, di Carrara, bardiglio, marquina oltre ad un’opera in bronzo. La devozione dell’artista nei confronti dell’arte classica è testimoniata non solo dall’uso dei materiali, ma anche da quell'amore nei confronti dell’effimero, delle pose classiche e dei soggetti come magicamente avvolti da un velo atemporale.
Gray ha scelto di non affiancare le didascalie alle sue opere in modo
che i visitatori possano
vivere le proprie emozioni senza l’influenza dell’artista.
Nella “testa femminile” è affrontato il tema della morte e il legame con i miti celtici, le sue radici, riproponendo
questi temi secondo tecniche antiche come quella del Cristo velato di Giuseppe Sanmartino.
Sempre con la tecnica della
velatura troviamo “la ballerina” in bronzo, donna in piedi sulle punte nella
tensione della posa.
La stele con l’abbraccio degli
sposi fa ripensare ai sarcofagi etruschi ma anche alle avanguardie del ‘900.
Infatti, allo stesso tempo le statue rivelano anche la
loro natura più contemporanea: l’uso del non finito, la distorsione dei tratti
somatici o la loro velatura ci mettono in contatto con la parte più umana e
allo stesso tempo misteriosa del lavoro di Gray. E’ proprio
grazie a questa compresenza di passato e presente che le opere creano qui un
legame con la classicità mantenendo quel contatto necessario col mondo
contemporaneo e dimostrando così come una riconciliazione tra questi due mondi
apparentemente opposti, sia non solo possibile, ma sempre più auspicabile.
Il Museo Bardini con
molta intelligenza e sensibilità fa colloquiare le opere di artisti moderni con
le opere raccolte dal famoso antiquario e collezionista Stefano Bardini in
modo da creare una rottura e allo stesso tempo un equilibrio con le opere
esistenti.
L’inaugurazione di questa mostra coincide con la riapertura di una nuova sala del museo restaurata e climatizzata che sarà destinata agli strumenti musicali.
Patrizia Casini
Promossa dal Comune di Firenze, organizzata da Mus.e in collaborazione con Eduardo Secci Contemporary, con il supporto di Moaconcept.
KEVIN FRANCIS
GRAY
Dal 17 settembre
al 21 dicembre 2020
Sede: Museo Stefano Bardini, Via dei Renai, 1 | Firenze
Orario mostra: Venerdì / Sabato / Domenica /Lunedì: 11.00-20.00 (ultimo
ingresso ore 19.00)
Biglietti: €
7,00 - Biglietto intero
€ 5,50 - Biglietto ridotto (18-25 anni e studenti
universitari)
Gratuito -
fino a 18 anni; gruppi di studenti e rispettivi insegnanti; guide turistiche,
iscritti al Corso di Guida Turistica 2017 e interpreti; disabili e rispettivi
accompagnatori; membri ICOM, ICOMOS e ICCROM.
Card del Fiorentino (€ 10, accesso per un anno ai Musei
Civici Fiorentini)
Gli ingressi sono contingentati e si consiglia perciò di prenotare collegandosi alla biglietteria
ufficiale sul portale http://bigliettimusei.comune.fi.it/
Info MUS.E Tel. +39 055 2768224 info@muse.comune.fi.it - www.musefirenze.it

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