mercoledì 3 luglio 2019

TUTTI I COLORI DELL’ITALIA EBRAICA



Dal 27 giugno al 27 ottobre l’Aula Magliabechiana della Galleria degli Uffizi ospita la mostra TUTTI I COLORI DELL’ITALIA EBRAICA 140 opere tra arazzi, merletti, stoffe e addobbi.
La storia dell’Italia ebraica raccontata attraverso una delle arti più antiche ma meno conosciute, la tessitura, che nel mondo ebraico ha sempre rivestito un ruolo fondamentale nell'abbellimento di case, palazzi e luoghi di culto.

Si parte dai tempi antichi e si arriva fino alla moda del Novecento e all'imprenditoria tessile moderna, affrontando temi chiave quali il ruolo della scrittura come motivo decorativo, l’uso dei tessuti nelle sinagoghe, il ricamo come lavoro segreto, il ruolo della donna.
Manifattura pisana Aròn ha-qòdesh
Seconda metà del XVI secolo
legno di noce, intagliato,
tornito dipinto e dorato Comunità Ebraica, Pisa
Le diverse comunità ebraiche italiane, in stretto rapporto con la società circostante con cui si confrontavano, finivano per acquisire linguaggi ed espressioni artistiche locali. Nelle opere tessili provenienti da Livorno, Pisa, Genova e Venezia, ad esempio, è manifesta l’influenza del vicino Oriente, molto diversa da quanto vediamo in quelle romane, fiorentine o torinesi, che si confrontavano con il gusto dei poteri dominanti in Italia.


La mostra oltre a illustrare significativi momenti della ritualità ebraica e rievocare aspetti del contesto storico degli ebrei in Italia, permette di mettere a confronto opere affini per tecnica epoca e provenienza che nel tempo sono state sperse tra le collezioni di prestigiosi musei di tutto il mondo.


Manifattura fiorentina Paròkhet
Ultimo quarto del XV sec. velluto di seta rossa,
fondo a trame d’oro lamellare e allucciolato Roma
Tra i tessuti più antichi esposti, databili al Quattrocento, sono una tenda per l’armadio sacro proveniente dal Museo Ebraico di Roma, un’altra proveniente dalla Sinagoga di Pisa. Sono tutti eseguiti in un velluto cesellato e tramato di fili d’oro nel motivo della ‘griccia’ – una melagrana su stelo ondulato – che è forse il disegno tessile più tipico del Rinascimento in Toscana. 
Questi dialogano con il telo del ‘Parato della Badia Fiorentina’ confezionato per ricoprire tutte le pareti della chiesa in occasioni di feste solenni.

Nel percorso della mostra sarà possibile ammirare alcuni pezzi rarissimi, provenienti da musei e collezioni straniere, che conducono idealmente il visitatore attraverso le feste ebraiche: tra questi i frammenti ricamati provenienti dal Museum of Fine Arts di Cleveland, le due tende dal Jewish Museum da New York e dal Victoria and Albert Museum di Londra che insieme a quella di Firenze formano un trittico di arredi (per la prima volta riuniti insieme) simili per tecnica e simbologia.

Ricamatrice romana Me’ìl Di Segni Inizio del XVIII sec
fili di seta, oro filato avvolto attorno a un’anima di seta
a punto steso e punto pittura Museo Ebraico di Roma, Roma
Come afferma il Direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt:  “è una rassegna di amplissimo respiro su un tema mai affrontato prima. Il visitatore rimarrà sorpreso dalla varietà e ricchezza degli oggetti esposti, che spaziano dai solenni parati liturgici ai doni diplomatici, dagli abiti ai ricami, dai ritratti al prêt-à-porter e molto altro: sono le fitte, preziose trame del popolo ebraico in Italia”.

La presidente della fondazione per il Museo Ebraico di Roma Alessandra Di Castro, commenta: “La produzione ebraica dei tessuti, come anche degli argenti e di altre tipologie di arti decorative, è intimamente legata alla storia dell’arte italiana in una dimensione più generale; ha risentito nei secoli dei cambiamenti di gusto della civiltà artistica italiana e a sua volta li ha determinati, influenzati. E per questa ragione la mostra riguarda tutti e accende le luci della ribalta su un patrimonio comune – incredibile per qualità e quantità – che va valorizzato, promosso, tutelato e soprattutto raccontato perché lo si conosca in tutta la sua ricchezza”.

Patrizia Casini

Curata da Dora Liscia Bemporad e Olga Melasecchi, catalogo Giunti

Sede espositiva
Aula Magliabechiana - Gli Uffizi
Periodo della mostra
27 giugno- 27 ottobre 2019
La mostra è inclusa nel biglietto degli Uffizi
Orario
martedì – domenica ore 8.15 - 18.50
Chiuso il lunedì
Servizio didattico per le scuole                           
Visita guidate per le scolaresche solo su prenotazione. Costo di € 3.00 ad alunno.
Info e prenotazioni: Firenze Musei 055.294883
Servizio visite guidate
Info e prenotazioni: Firenze Musei 055.290383

Emanuele (Lele) Luzzati (Genova 1921-2007) Manifattura Mario Zennaro
I fasti e le immagini della Commedia dell’Arte Italiana 1964 pizzo a tombolo
Museo del Pizzo al Tombolo, Rapallo

Roberta di Camerino (Giuliana Coen, Venezia 1920-2010)
Abito femminile 1976 jersey di poliestere stampato
Museo della Moda e del Costume, Gallerie degli Uffizi, Firenze



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