mercoledì 10 gennaio 2018

CAPUCCI DIONISIACO. DISEGNI PER IL TEATRO

Omaggio a Borrominni, costume
per spettacolo Marzo 2010
In occasione della 93° edizione di Pitti Immagine Uomo viene presentata dal 9 gennaio al 14 febbraio 2018 alle Gallerie degli Uffizi Andito degli Angiolini CAPUCCI DIONISIACO. DISEGNI PER IL TEATRO
La mostra a cura dello stesso Capucci presenta 72 opere su carta di grande formato che svelano un Capucci inedito rispetto al suo primato di stilista famoso in tutto il mondo.

Conosciuto per l’alta sartoria femminile in questa occasione si è espresso con un inaspettato repertorio di costumi maschili per il teatro che fin dagli anni 90 gli sono stati ispirati da una messinscena onirica dando sfogo ad un’inesauribile fantasia.
Un insieme di “follie”, come le ha definite lo stesso Capucci che ha scelto di presentare le sue creazioni a Firenze durante la manifestazione della moda uomo. Firenze, città dove “sempre aperto è il dialogo fra passato, presente e futuro”.

Medusa costume per spettacolo, Marzo 2010
Infatti proprio a Firenze Capucci debuttò nel 1951 con una sfilata a sorpresa, concepita dal marchese Giorgini, che contribuì a creare quello che diventerà il mondo della moda italiano.

Il direttore degli Uffizi Eike D. Schmidt sottolinea come “I costumi teatrali disegnati da Roberto Capucci trovano nella reggia medicea la sede naturale per una mostra ad essi dedicata: allo studioso di arte fiorentina, infatti, non sfuggirà il nesso tra questi figurini e quelli di Bernardo Buontalenti realizzati nel 1589 per gli intermezzi organizzati da Giovanni de’ Bardi per la commedia La Pellegrina di Giovanni Bargagli”.


Costume per spettacolo, Settembre 2009
Il titolo della mostra Capucci dionisiaco è nato dalle caratteristiche dei costumi maschili proposti: un insieme di immagini dal carattere libero e disinibito che ricordano le figure legate al mito di Dioniso divinità non solo del vino ma anche del teatro e della rappresentazione scenica accompagnata dalla musica.
Il tratto figurativo dello stilista, la sapienza grafica e la sensibilità negli accostamenti di colore ricordano la spettacolarità di una festa rinascimentale.
Scriveva Kirsten Aschengreen Piacenti nel catalogo della mostra ospitata a Palazzo Strozzi nel 1990, Roberto Capucci. L’arte della moda: volume, colore, metodo: “Roberto Capucci è la conferma del detto di William Morris: C’è un artista in ogni artigiano e un artigiano in ogni artista”.

Particolare di costume per spettacolo, Giugno 2013
L’esposizione è realizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, con il supporto della Fondazione Eduardo De Filippo, dell'Azienda Agricola Scovaventi, e con l'organizzazione dell'Accademia  degli Infuocati.
Patrizia Casini


L’Accademia Drammatica degli Infuocati fu istituita nel 1648 a Firenze da don Lorenzo de’ Medici e rappresentò il primo esempio di scuola e compagnia stabile di teatro di prosa in città. Il motto dell’Accademia era “a tempo infocato” ed essa aveva come simbolo una bomba accesa, che ancora si può vedere sopra la lunetta dell’ingresso al Teatro Niccolini, che fu la sua sede abituale.
L’origine dell’Accademia va ricondotta ad un fatto storico ed artistico ben preciso: intorno alla metà del ’600 a Firenze vi fu un gran fiorire di accademie e associazioni. Il gruppo di teatranti da cui nacquero gli Infuocati, dopo essere stato ospitato in varie residenze, grazie alla protezione del cardinale Giovan Carlo de’ Medici si trasferì nelle case degli Ughi in via del Cocomero, oggi via Ricasoli, presso appunto il Teatro Niccolini.
Nel teatro, da poco costruito da Niccolò degli Ughi, andarono in scena tragedie e commedie classiche, che erano un nobile svago per gli aristocratici e per la stessa famiglia granducale.
Dopo alcuni anni però fu avvertita la necessità di trovare una sede più spaziosa, che fu individuata nel dimesso tiratoio dell’Arte della Lana, in via della Pergola. Non tutti gli accademici, però, erano d’accordo sul trasferimento, per cui convennero di dividersi in due gruppi: quelli che si trasferirono in via della Pergola si chiamarono Accademia degli Immobili e fondarono il prestigioso Teatro della Pergola; gli altri, rimasti nella vecchia sede di via del Cocomero, dettero vita all’Accademia degli Infuocati.
L'Accademia degli Infuocati è stata rifondata dall'imprenditore Mauro Pagliai in occasione della riapertura del teatro Niccolini, a fine del 2015. Lo scopo dell'associazione è organizzare eventi culturali nel teatro.
Fonte: Accademia Drammatica degli Infuocati

Nessun commento:

Posta un commento