
Nella Sala del Camino, agli
Uffizi, è esposta una delle opere fiamminghe più antiche giunte a Firenze, Resurrezione
di Lazzaro del pittore francese Nicolas Froment.
Si tratta di una delle
opere più significative della collezione di pittura straniera in possesso delle
Gallerie degli Uffizi e il restauro è stato possibile grazie al contributo di
Friends of Uffizi/Amici degli Uffizi ma con lo scopo di
raccogliere i fondi in America infatti grazie alla donazione di Susanne Mc Gregor
è stato possibile riammirare il bellissimo dipinto come se fosse uscito ora dalla mano del pittore.

Il trittico fu
commissionato da un prelato originario di Prato, Francesco Coppini, che dal
1459 al 1462 visse tra Fiandre, Inghilterra e Francia.
Le ante del trittico una
volta chiuse raffigurano da una parte il prelato che si fa ritrarre orante in
ginocchio “vestito del camice foderato di paonazzo”, (da non confondere con la
porpora cardinalizia il tessuto paonazzo era conforme alla carica vescovile) ed
il cappuccio in pelliccia; nell’altra anta è rappresentata la Vergine con
lunghi capelli rossi e vestita con un abito di seta bianco bordato di oro e
pietre preziose.
Il trittico aperto illustra il racconto della resurrezione di Lazzaro dal vangelo di Giovanni: a sinistra Marta incontra Gesù e piangendo racconta della morte del fratello Lazzaro. Giovanni, vestito di rosso con un libro in mano, testimone e narratore del miracolo.
Il pannello centrale è destinato
al miracolo: in piedi Gesù al centro e dietro gli apostoli e altri giudei
accorsi per vedere. A sinistra Marta e la sorella Maria piangente che si
protegge il naso con una stoffa per l’odore della putrefazione come un altro uomo
sulla destra.
Nel pannello di destra con
la Cena a casa del fariseo Maria unge i piedi di Gesù con Giuda che la indica
perché contesta l’uso dell’unguento che poteva essere venduto per raccogliere
denaro per i poveri. Nel personaggio vestito di blu è riconoscibile Lazzaro contraddistinto
dalla corta barba e baffi come nel sepolcro.
Il restauro ha evidenziato
che la preparazione del supporto è realizzata con due strati di carbonato di calcio
tipica tecnica fiamminga e che il supporto è in legno di quercia quindi un
legno di ottima qualità ma duro da lavorare; questo sottolinea una grande
abilità tecnica nel realizzare i trafori dorati della cornice.
Patrizia Casini
Patrizia Casini
Uffizi
– Galleria delle statue e delle pitture: Sala
del Camino
Periodo di esposizione
7
marzo – 30 aprile 2017
Orari
Lunedì
chiuso
Martedì
– Domenica 8:15 – 18:50
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