giovedì 14 luglio 2016

IKEBANA, I FIORI VIVENTI

Cos'è l'Ikebana? Genericamente possiamo definirla come l’Arte Giapponese di disporre i fiori (anticamente si chiamava Kadō ovvero la via dei fiori), ma è molto altro.  Il nome stesso significa Fiori Viventi e questo ha connotazioni filosofiche ben precise.
In realtà posso solo dire cosa sia per me l'Ikebana. 

Arrivo da un passato come bonsaista ed essendo anche il Bonsai un’Arte Giapponese, sapevo vagamente cosa fosse l'Ikebana. Devo dire che sono sempre stata affascinata dalle bellissime composizioni che trovavo sulle riviste di bonsai (adesso so che si trattava della scuola Ikenobo), ma non avevo mai avuto la possibilità di approfondire.

La locandina della dimostrazione
Un giorno uno dei miei contatti di FB pubblica la locandina di una dimostrazione di Ikebana Sogetsu a Viareggio.
Riesco a convincere una mia amica e andiamo a vedere la dimostrazione.
Come entro nella sala rimango affascinata dalle composizioni esposte e mi metto a seguire la dimostrazione che si stava svolgendo. Ricordo poco di quello che veniva detto ma una cosa la ricordo perfettamente il mio pensiero che fu: "Voglio imparare a fare questo! E voglio lui come mio Maestro."
Quella a cui avevo assistito era la dimostrazione fatta in occasione del diploma da Maestro di Luca Ramacciotti, il mio Maestro d'Ikebana :-)

Sono già passati tre anni e mezzo e ho conseguito i primi IV livelli di studio della Scuola Sogetsu di Ikebana e presto comincerò il V livello al termine del quale, se sarò pronta,  verrò nominata a mia volta Maestro.

La prima cosa importante da dire sull'Ikebana è che ci sono molte scuole e che sono molto diverse tra loro sia come insegnamenti che come risultato estetico.
Le più conosciute in occidente sono: l'Ikenobo (la prima scuola in assoluto che iniziò quest’arte), l'Ohara,  e (quella che io seguo) la Sogetsu.
Diciamo per semplificare che le altre due scuole sono più tradizionaliste mentre la Sogetsu è come dire "l'avanguardia" dell'Ikebana, aperta ad ogni sorta di sperimentazione e all'utilizzo di materiali non convenzionali (oltre ai materiali freschi si può usare qualsiasi cosa per fare un Ikebana, sempre però nel rispetto delle regole stilistiche della composizione e che sia integrato col materiale vegetale e non sembri una decorazione).
Per semplificare come ha detto una volta Luca "la Sogetsu è Rock!".
Con questo non è che il percorso di studio sia più rapido o semplice, stiamo parlando di un 'Arte quindi niente è lasciato al caso, ma molto è frutto del nostro modo di vedere e sentire le cose.

Fare Ikebana seriamente è studiare, esercitarsi e condividere quello che si fa. Il gruppo di studio che ho incontrato tra Livorno e Roma (adesso diventato un grande Study Group il CONCENTUS) è un punto di riferimento per tutti noi che studiamo questa meravigliosa Arte. Ci sono persone che vengono da tutta Italia e anche dall'estero tutte con un unica passione fare insieme Ikebana.

"L’ikebana non è una composizione di fiori. Non metti dei fiori in un vaso secondo regole ed estetica e lì finisce.
Per progettare, fare un ikebana si deve partire dallo studio, da un’idea, da un contenitore come in una composizione floreale occidentale, ma il nostro spirito, il cammino dei fiori (kado), l’unione tra cielo, uomo e terra, si deve manifestare."  (Luca Ramacciotti)

Come ho avuto modo di scrivere in un precedente articolo sul mio Blog, "sono felicissima di far parte di questo vivo e bellissimo gruppo il Concentus Study Group.
Condividere e dedicare del tempo, per rafforzare i legami di amicizia, oltre che progredire nello studio, mi fa vedere l'ikebana con occhi diversi. Non è più solo un hobby per passare la domenica ma diventa un modo di vivere, un momento di amicizia e condivisione che apre l'orizzonte del cuore e della mente."

A questo punto spero di aver incuriosito abbastanza chi leggerà questo articolo e a dimostrazione di quello che ho scritto pubblico alcuni dei miei lavori.
Silvia Barucci





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