Fra di esse il Grande rettile di Pino Pascali, prima fra le opere dell’artista, ad essere acquisita da una istituzione pubblica, e poi importanti lavori di Manzoni, Castellani, Griffa, Guarnieri, Maselli, Napoleone, Nigro, Tancredi, Trafeli, Uncini, Vedova e Baruchello ed altri.
Nella sua introduzione Daniela Vianelli, presidente della Cooperativa Itinera, sottolinea infatti come “compito di una guida come questa è quello di contribuire a rendere la visita al museo un’occasione per afferrare il senso complessivo di quanto esposto e concorrere a ridurre la distanza, l’esitazione e la timidezza che spesso si prova di fronte a un oggetto d’arte. L’arte contemporanea può risultare particolarmente inaccessibile e ancora più importante e necessaria si dimostra una mediazione, per offrire spunti e contenuti di comprensione e approfondimento”.
La GUIDA inizia con la
descrizione del luogo dove si trova il Museo di arte contemporanea tra “Bottini
dell’olio e il Luogo Pio: mercanti orfanelle e arte contemporanea” in un
quartiere di canali , piccoli ponti e lussuosi palazzi.Prosegue raccontando di come
nasce l’idea di un museo di arte contemporanea “Premi che diventano musei con l’acquisizione di opere che
parteciparono al Premio Modigliani.
Ci
conduce al principio della mostra introducendo la prima opera che troviamo nel
percorso, che si articola su due piani: l’opera di MARIO NIGRO considerato il
più astratto degli artisti aderenti al MAC (Movimento di arte Concreta) con la
sua opera SPAZIO TOTALE. Lungo il cammino troviamo artisti come PASCALI con il
GRANDE RETTILE; MANZONI con ACHROME; CASTELLANI con SUPERFICIE BIANCA: GUARNERI
con TRE RETTANGOLI E UN QUADRATO e molti altri.
I testi scorrevoli e didascalici, ma di sicuro approfondimento scientifico, il formato tascabile, la grafica attenta ed accattivante realizzata dall’Editore Sillabe – che, insieme al partner Opera Laboratori, ha voluto sostenere questo importante progetto culturale – e la parallela versione in lingua inglese ne fanno un prodotto che si rivolge al pubblico dei turisti e visitatori del museo. Allo stesso tempo il volume è dedicato anche agli stessi livornesi che vogliono entrare in contatto con l’arte del ‘900, e soprattutto con un periodo storico, quello a cavallo tra anni ‘60 e ‘80, così fecondo di idee e iniziative culturali per Livorno.
Patrizia
Casini
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