venerdì 17 settembre 2021

GUIDA del Museo della Città – Sezione d’arte contemporanea di Livorno.

Nel quartiere di Venezia Nuova si trova la
chiesa barocca sconsacrata del Luogo Pio attualmente sede del “Museo della Città – Sezione d’arte contemporanea di Livorno”. È in questo luogo che si trova la preziosa raccolta di proprietà del Comune di Livorno  con alcune importanti opere degli anni ’60-’70 di artisti italiani di fama internazionale, acquisite tramite le edizioni più significative del Premio Modigliani ed esposte fino agli anni ’80 nell’ex Museo Progressivo di Villa Maria di Livorno.

Fra di esse il Grande rettile di Pino Pascali, prima fra le opere dell’artista, ad essere acquisita da una istituzione pubblica, e poi importanti lavori di Manzoni, Castellani, Griffa, Guarnieri, Maselli, Napoleone, Nigro, Tancredi, Trafeli, Uncini, Vedova e Baruchello ed altri.

Per questa esposizione permanente è stata realizzata la GUIDA del Museo della Città – Sezione d’arte contemporanea di Livorno.

Nella sua introduzione Daniela Vianelli, presidente della Cooperativa Itinera, sottolinea infatti come “compito di una guida come questa è quello di contribuire a rendere la visita al museo un’occasione per afferrare il senso complessivo di quanto esposto e concorrere a ridurre la distanza, l’esitazione e la timidezza che spesso si prova di fronte a un oggetto d’arte. L’arte contemporanea può risultare particolarmente inaccessibile e ancora più importante e necessaria si dimostra una mediazione, per offrire spunti e contenuti di comprensione e approfondimento”.

E l’Assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi, sottolineando quanto Livorno, sogno fiorentino di apertura al mare, sia stata crocevia di culture e città cosmopolita “per questo, è dunque contemporanea per vocazione, sperimentale per necessità, aperta al possibile come tutte le città di porto in cui si scruta l’orizzonte per capire chi, che cosa sta arrivando, e con quali intenzioni. è forse per questo che dall’immediato dopoguerra Livorno ha espresso un’attenzione particolare all’arte contemporanea. O forse perché si trattava, allora, di guardare avanti e di ricostruire dalle macerie una città pesantemente colpita dai bombardamenti, in cui il presente e il futuro erano sicuramente più promettenti dell’immediato passato”.

La GUIDA inizia con la descrizione del luogo dove si trova il Museo di arte contemporanea tra  “Bottini dell’olio e il Luogo Pio: mercanti orfanelle e arte contemporanea” in un quartiere di canali , piccoli ponti e lussuosi palazzi.Prosegue raccontando di come nasce l’idea di un museo di arte contemporanea “Premi che diventano musei con l’acquisizione di opere che parteciparono al Premio Modigliani.

Ci conduce al principio della mostra introducendo la prima opera che troviamo nel percorso, che si articola su due piani: l’opera di MARIO NIGRO considerato il più astratto degli artisti aderenti al MAC (Movimento di arte Concreta) con la sua opera SPAZIO TOTALE. Lungo il cammino troviamo artisti come PASCALI con il GRANDE RETTILE; MANZONI con ACHROME; CASTELLANI con SUPERFICIE BIANCA: GUARNERI con TRE RETTANGOLI E UN QUADRATO e molti altri.

I testi scorrevoli e didascalici, ma di sicuro approfondimento scientifico, il formato tascabile, la grafica attenta ed accattivante realizzata dall’Editore Sillabe – che, insieme al partner Opera Laboratori, ha voluto sostenere questo importante progetto culturale – e la parallela versione in lingua inglese ne fanno un prodotto che si rivolge al pubblico dei turisti e visitatori del museo. Allo stesso tempo il volume è dedicato anche agli stessi livornesi che vogliono entrare in contatto con l’arte del ‘900, e soprattutto con un periodo storico, quello a cavallo tra anni ‘60 e ‘80, così fecondo di idee e iniziative culturali per Livorno.

Patrizia Casini

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